I signori che hanno organizzato la cena alla Rocchetta, a cui sono stato gentilmente invitato, sono tutti consiglieri comunali (giovani e meno giovani) eletti dai cittadini di Rieti meno di tre anni fa.
Sarebbe stato sgarbato rifiutare dato che non si trattava di sedere a tavola con Renato Vallanzasca o Totò Riina ma con persone che una parte rilevante di reatini ha delegato come propri rappresentanti in Comune. Non credo si possa obiettivamente sostenere che gli elettori hanno ragione quando la loro scelta ci convince e sbagliano quando, invece, questa non ci aggrada.
E mi pare di rinvenire una sorta di nuovo ideologismo furioso nella richiesta di ostracizzare i rappresentanti del popolo. Un atteggiamento che denota scarsa serenità d’animo in chi lo propone. Si è parlato in quella cena dei guasti arrecati alla Città dall’attuale amministrazione di sinistra e di come tentare di porvi rimedio. Non d’altro!
L’avvenire, se dovesse essere utilizzata la mia disponibilità, proporrà scenari naturalmente nuovi rispetto a quelli del passato e terrà conto, com’è ovvio, dei risultati che usciranno dalle urne elettorali.