CGIL, CISL, UIL: ASM, UN UNIVERSO TUTTO DA SCOPRIRE

ASM Rieti

E se qualcuno ancora si domanda il motivo per cui in questi giorni si fa un gran parlare di questo universo, con prese di posizione, proclami e invettive, basta guardare alle costellazioni che lo compongono, ai pianeti che vi ruotano intorno, per comprendere che siamo di fronte agli ultimi colpi di coda di un potere imperante il cui credo si fonda sul tornaconto di chi lo gestisce e non viceversa sul bene comune.

Mentre le famiglie reatine continuano ad indebitarsi, tra stipendi da fame e un mercato del lavoro ormai agonizzante (nello specifico, i lavoratori dell’Asm hanno scioperato due volte per l’ottenimento dei piani industriali di prospettiva senza risultati apprezzabili), la politica locale continua ad ingrassare, con i protagonisti di sempre appiccicati alle proprie poltrone incuranti dei segnali di cambiamento che arrivano dal paese reale. In questo contesto, nonostante si torni a parlare con insistenza di abbattimento dei costi della politica, di moralizzazione, di cambiamento, di nuova fase, scopriamo che, proprio presso il Consiglio di amministrazione dell’Azienda servizi municipalizzati, i 4 consiglieri si “rilassano” ciascuno con un trattamento economico pari a 22.506,84 euro annuo lordo, i 2 membri del consiglio sindacale e il revisore dei conti (12.500,00), il presidente del Collegio sindacale (15.500,00), il vice presidente del CDA (28.132,80) e l’amministratore delegato e il presidente del CDA (56.267,16). 

Ecco spiegato l’interesse di alcuni politici! Perché andare a lavorare quando si possono intascare 2mila euro e oltre al mese senza far niente o quasi, visto che il Consiglio quando va bene si riunisce una volta al mese?
Ma altre domande impongono una riflessione: Mentre alcune Aziende e Società locali (vedi la Sogea) stanno diminuendo progressivamente il numero dei componenti, perché all’interno dell’Asm ne ruotano ancora 11 da 300mila euro l’anno?

Tutto ciò è funzionale al Consiglio stesso o ci sono altre motivazioni? Si tratta forse di mera rappresentanza di interessi di partito? Poiché per gestire un Consiglio di amministrazione come quello dell’Asm, 3 componenti sono più che sufficienti. E ancora, come sono distribuiti i poteri tra presidente del CDA e l’amministratore delegato? E’ giusto che il presidente percepisca lo stesso compenso destinato all’amministratore delegato? In ultima analisi, chi controlla realmente l’Asm e chi controlla il controllore?

Il Comune di Rieti o l’Azienda Multi Utily spa, che sono poi i due soggetti che hanno effettuato le nomine dei componenti del Consiglio? A tali interrogativi ci piacerebbe che qualcuno rispondesse. Magari lo stesso sindaco del Comune di Rieti Giuseppe Emili, dall’alto della sua irreprensibile attività amministrativa”.