Non ci sono soltanto i cittadini a bocciare l’operato di Acqua pubblica Sabina. Adesso a certificare le inefficienze della società guidata dal presidente Turina c’è anche il gran rifiuto dell’assemblea dei sindaci di A.T.O. 3 (Ambito Territoriale Ottimale, n.d.r.) al nuovo piano tariffario, che avrebbe potuto generare nei prossimi tre anni ulteriori aumenti in bolletta di circa il 15%.
“Dopo un’estate in cui intere aree del nostro territorio sono state lasciate ripetutamente a secco, dopo continue perdite nella rete idrica, dopo le bollette pazze delle settimane che hanno preceduto il Natale – dichiarano Claudio Coltella, Carlo Costantini e Alberto Paolucci – la maggioranza dei sindaci dei Comuni del reatino ha detto ‘no’ ad un piano incomprensibile ai più”.
È evidente che questo schema non sta facendo il bene della collettività. Bisogna cambiare rotta, aprirsi al dialogo con le parti sociali. È per questo che chiediamo ad APS un incontro con le sigle sindacali confederali, con l’obiettivo di iniziare un percorso condiviso e trasparente che sia in grado di avviare una gestione efficiente di un bene pubblico fondamentale.
Così, in una nota congiunta, i segretari di CGIL, CISL e UIL.