Centro vaccinazioni anti-Covid ex Bosi, sarebbero state opportune più precise indicazioni

“L’indicazione per arrivare al Centro Vaccinazioni Anti Covid-19 nell’ex Fabbrica Bosi, Via Salaria per L’Aquila, snc – Cittaducale, comunicata dalla Regione Lazio a quanti devono sottoporsi al vaccino, è decisamente sbagliata.

L’ingresso al “Polo vaccinazioni” si trova sulla “strada per Cardito” che dalla Consolare, corre sul retro della Fabbrica ex Bosi, strada comunale alla quale si accede girando a destra dalla Via Salaria per L’Aquila, circa 200 metri prima della Fabbrica
Bosi (ed ancora prima della fabbrica ex Torda), all’incrocio della Consolare con Via dell’Elettronica che si trova sulla sinistra.

Naturalmente per chi ha avuto l’indicazione “ex Fabbrica Bosi, Via Salaria per L’Aquila (e non Salaria dell’Aquila)”, l’incrocio viene superato fino ad arrivare davanti all’ex Fabbrica Bosi dove, in effetti, c’è un ingresso snc, dove, però, non c’è un centro di
vaccinazione, ma un Presidio della Croce Rossa Italiana.

Per arrivare al “Polo vaccinazioni” si deve tornare indietro sulla Salaria per L’Aquila (manovra molto pericolosa per la intensità del traffico) e, arrivati all’incrocio, girare a sinistra ed imboccare la comunale “strada per Cardito”. A giustificazione dell’errore si dirà che proprio all’incrocio di Via Salaria per L’Aquila con Via dell’Elettronica a sinistra e la “strada per Cardito a destra, è stato posto, a fianco di altre segnalazioni stradali, un cartellone con la indicazione “Centro Vaccinazioni”, comunque poco visibile al tramontar del sole e, tra l’altro, posto proprio all’altezza di un incrocio dove l’automobilista deve stare più attento al traffico che ai cartelloni.

Resta, comunque, il fatto che il vaccinando o chi lo accompagna all’incrocio tira dritto sapendo che l’ex Fabbrica Bosi si trova 200 metri più avanti e quindi, una volta non trovato il “Centro” per vaccinarsi, è costretto ad tornare indietro ed affrontare i pericoli del consistente traffico delle auto e dei mezzi pesanti che transitano continuamente sulla vecchia Consolare.
Una più precisa indicazione, sarebbe stata meglio”.

Tito Cheli