CENTRO STORICO, VALORIZZAZIONE E VIABILITA': LA PROPOSTA DI CNA

Centro storico

La proposta della CNA è volta alla creazione di un vero “centro commerciale naturale” individuando all’interno della cinta muraria sei aree completamente inibite alle autovetture che potrebbero finalmente portare i cittadini a vivere veramente il centro storico.

Si raccomanda all’Amministrazione di promuovere iniziative che possano tener presente le esigenze sia dei residenti che delle attività economiche, al fine di consentire agli operatori economici scelte strategiche e poter individuare interventi certi.

Il perché dell’individuazione di alcune zone e non di un’intera area pedonale è motivata dalla facilità di accesso alle aree di sosta di superficie e all’area di parcheggio sotterranea gestite dalla società Ital-Impa, poste nelle prossimità delle vie chiuse al traffico.

Le aree inibite al traffico potrebbero essere:

1 – Via Cintia: tratto che va dalla porta di accesso alla via fronte palazzo Inps o intersezione con Via S.Agnese Ricreare attraverso la costruzione di marciapiedi più larghi di quelli attuali un passaggio pedonale di fronte ad un cospicuo numero di attività commerciali. Abbellire il tratto di strada per renderlo più fruibile da chi vuole venire in centro per passeggiare fare acquisti o più semplicemente sedere su una panchina e vivere il centro città.

2 – Via Terenzio Varrone fino all’intersezione con via Pennina; via di Mezzo e S. Liberatore fino all’intersezione con Vicolo Tosti Valorizzazione dell’intera strada anche sulla scia dell’intervento della Fondazione Varrone che ha recuperato un edificio adibito al culto e lo ha trasformato in spazio culturale e/o congressuale. Possibilità di riqualificare sempre sulla medesima via l’edificio di Santa Scolastica (ex sede del carcere), il tutto volto a rimettere a disposizione della collettività tale struttura: tale immobile potrebbe essere utilizzato per la creazione di un centro aggregativo per i giovani, ad esempio centro giovanile presso sede Ex Piaggio o centro commerciale Futura.

3 – Ex Mercato Coperto (via Potenziani, via Pescheria, via Garibaldi)
La chiusura di questo tratto di strada porterebbe senz’altro ad un rilancio commerciale della via stessa e orienterebbe l’attenzione dell’amministrazione sulla necessaria riqualificazione del vecchio mercato coperto restituendogli l’originaria destinazione, paradossalmente oggi più attuale e necessaria, visto il depauperamento subito dal centro storico riguardo questo tipo di attività.

4 – Via Garibaldi: tratto che va dall’incrocio del teatro Flavio Vespasiano ed ex Banca D’Italia fino alla Piazza Vittorio Emanuele II fronte Poste centrali Via popolata da negozi e da attività ricreative, via spesso utilizzata per il passaggio pedonale e facile accesso di turisti e fruitori del teatro Flavio Vespasiano;

5 – Via Roma , zona ZTL da lungo tempo;

6 – Piazza S. Francesco, Largo S. Giorgio.

“La nostra visione delle aree chiuse – dichiara CNA – prevede un’inibizione completa a qualsiasi passaggio delle autovetture sia autorizzate che non autorizzate. Il piano del traffico, come anche più oltre si dirà, risulta essere solo uno dei tasselli per la rinascita del centro storico, certo non di secondo piano nella riorganizzazione e nella rimodulazione delle iniziative volte alla riqualificazione.

A nostro avviso un centro storico completamente sigillato sarebbe inopportuno per l’economia ma soprattutto non necessario neanche in un progetto di pedonalizzazione completa. Per questo motivo abbiamo optato per una soluzione di “salotto verde” in qualche area selezionata in cui persistono non solo esigenze commerciali ma anche naturali spazi per camminare. Credere che la viabilità riprogettata o la visione controllata degli accessi risolvano i problemi connessi alla crisi economica della nostra città sarebbe ingenuo.

Destinare le vie del centro ad attività commerciali-artigianali, sicuramente più in linea con l’antica funzione del cuore della città, e affittare i locali ad un prezzo calmierato, potrebbe favorire quello che normalmente si chiama recupero dei centri storici".