Cento operatori sanitari al convegno “Un minuto che vale una vita”

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Sono il cittadino che sollecitato da vari “tazebao” apparsi nelle strade centrali della città si è recato nella tarda mattinata di domenica, accompagnato dalla moglie, al primo piano di Palazzo di Palazzo Vecchiarelli dove si svolgevano le operazioni di screening per la “Campagna di prevenzione della rottura dell’aneurisma dell’aorta addominale”.

Nonostante la presenza di numerose persone di ambo i sessi, più di quelle trovate nel seggio elettorale, dopo la registrazione di nome cognome e numero di telefono, le operazioni di ecocolordoppler si sono svolte in modo molto rapido ed efficiente grazie all’impegno dei numerosi operatori tra medici e paramedici tra i quali ho riconosciuto il dr. Ruggeri, il dr. Mareri ed il dr. Vincentini.

In serata poi mi sono informato: nel corso del pomeriggio di sabato e nell’intera giornata di domenica sono stati effettuati circa seicento interventi il che significa che gli operatori hanno lavorato senza risparmiarsi!

Nella mattinata di sabato si era svolto il Convegno scientifico “Un minuto che vale una vita” che ha visto la partecipazione di circa cento operatori sanitari tra medici infermieri, fisioterapisti, tsm, logopedisti, farmacisti odontoiatri, psicologi, biologi. Direttore del corso il dr. Massimo Ruggeri.

In un informato depliant sono state illustrate le motivazioni che hanno spinto a ripetere la Campagna che ha visto protagonista l’Unità operativa complessa di Chirurgia vascolare dell’ospedale di Rieti con il suo direttore dr. Massimo Ruggeri.

Sullo stesso depliant si legge che “l’intenzione è quella di promuovere la cultura della prevenzione… presso l’Unità operativa di chirurgia vascolare vengono routinariamente eseguiti interventi per il trattamento dell’aneurisma aortico con tecniche innovative e mini-invasive oltre anche al trattamento della patologia carotidea o degli arti inferiori con la conseguente presa in carico del Paziente vascolare”.

Secondo chi qui scrive così tante presenze agli screening confermano il successo di iniziative di queste tipo e come cittadino di Rieti, seriamente preoccupato per il futuro della sanità locale, non posso non rallegrarmene ringraziando indistintamente tutti coloro che hanno contributo alla loro organizzazione.

Flavio Fosso