Si profila un importante spiraglio per il personale scolastico penalizzato dalla legge Fornero. Il MIUR, ha avviato una rilevazione, entro il prossimo 15 ottobre, per una stima di quanti potrebbero essere i beneficiari di una norma di salvaguardia da inserire nella prossima legge di stabilità.
Si tratta dei “quota novantasei” che con 60 anni di età compiuta e con 36 anni di contributi versati sono attualmente bloccati per uno, due, tre, quattro, anche sei anni in più del previsto. Entro il prossimo 15 ottobre chi fosse interessato potrà produrre istanza da inviare al MIUR manifestando in tal modo, in base ai requisiti maturati nel 2012, l’intenzione di andare in pensione.
“Una sorta di censimento di stima che lascia ben sperare nella volontà del Governo di porre fine a quella che appare come una vera e propria ingiustizia”, questo è quanto dichiara il Segretario Provinciale dello SNALS Luciano Isceri, il quale fa anche presente che “se si darà corso alla modifica normativa costoro dovranno nel mese di gennaio produrre domanda di pensione. La decisione del governo sarà presa entro dicembre “.
Lo Snals ricorda che il personale della scuola è quello che ha subito, insieme ai famosi “esodati” la maggiore penalizzazione in quanto il legislatore non volle tenere conto che nella scuola i lavoratori non possono andare in pensione a gennaio, come le altre tipologie di dipendenti, ma solo a decorrere dal 1 settembre. Questo comporta la perdita della finestra di dicembre con le ben note conseguenze. Sono circa 150 le persone interessate nella nostra provincia, a tifare a favore anche i molti precari che da tempo attendono la stabilizzazione del posto di lavoro. Presso le sedi SNALS-CONFSAL di Rieti e di Poggio Mirteto si potrà avere la consulenza previdenziale e la compilazione dell’istanza.