CAVALLI IDV: IL CONSIGLIERE MARRONI PARLA A NOME PERSONALE, IL PARTITO NON SI E' ESPRESSO SU NESSUNO

Giorgio Cavalli

L’IDV  di Rieti apprende dalla cronaca politica dei quotidiani locali di un documento licenziato da alcuni consiglieri conunali di opposizione in aperto appoggio alla candidatura a sindaco della città di Rieti del segretario regionale della cisl Franco Simeoni. Tra i firmatari è dato annoverare il capogruppo del partito, il consigliere Giampiero Marroni.

E’ d’obbligo segnalare che l’iniziativa del consigliere Marroni  costituisce scelta di natura personale  e sulla quale è stato espressamente invitato a non spendere il nome del partito, non essendosi mai espressi in tal senso gli organismi dirigenti dello stesso, nè il gruppo consiliare.

E’ singolare che all’indomani della celebrazione del primo congresso cittadino, alla presenza del segretario regionale On. Vincenzo Maruccio, e all’esito di un dibattito che  ha  collocato il partito fuori dalla " RIFFA" dei nomi e che, al contrario, ha affermato con nettezza l’esigenza primaria e prioritaria di individuare un programma intorno al quale costruire una candidatura possibilmente unitaria, il capogruppo consiliare abbia operato una accelerazione tesa a scavalcare il confronto democratico  nel  partito e a ledere irrimediabilmente le regole di convivenza all’interno delle stesso, sconfessando, peraltro, anche il livello regionale, che proprio nella persona del segretario Maruccio  ha inteso ribadire la natura strategica dell’alleanza di centrosinistra  e l’importanza dell’unità quale unico e vero valore aggiunto per vincere le elezioni.

Paradossale è leggere nel documento firmato da Marroni  l’invito alle forze politiche e sociali della città a riflettere su un progetto che contiene,supera e va oltre le aspirazioni individuali, di gruppi e partiti di appartenenza e che avrebbe la capacità di unire e ciò per tre ordini di motivi:

1) perchè non abbiamo mai avuto l’onore di conoscere il progetto e/o il programma con il quale  Franco Simeoni intende candidarsi, non avendo lo stesso ritenuto  necessario ed indispensabile, almeno fino ad oggi, renderlo noto ai partiti e alla città che dovrebbero sostenerlo,  considerando al contrario prioritario e pregiudiziale acquisire consenso sul proprio nome;

2) perchè gli stessi firmatari si sono di fatto costituiti  essi stessi come gruppo, fuori dai partiti di appartenenza, assumendo decisioni in violazione delle regole democratiche che sovraintendono la vita dei partiti;

3) perchè le candidature o pseudotali comparse sui giornali, anche quelle dell’ultima ora, hanno diviso il centrosinistra e financo quella parte di società reatina che fa riferimento a valori moderati.

E’ ora che il dibattito torni sul tavolo del centrosinistra e all’interno dei partiti e che la politica si riappropri del suo ruolo che è quello di individuare le linee progettuali e di governo del teritorio, da diffondere nella città con una serie di inziative pubbliche, nonchè le donne e gli uomini che possono essere gli interpreti capaci del progetto , con la consapevolezza  che non possiamo esimerci da un passaggio fondamentale, quello della partecipazione e del contributo fattivo dei cittadini attraverso lo strumento delle primarie.

Nel frattempo chi riveste ruoli di rappresentanza del partito negli organi elettivi, come il capogruppo consiliare  Giampiero Marroni, nel caso voglia insistere su scelte non condivise con il partito e non discusse nell’unico organo competente a decidere sulle elezioni amministrative del capoluogo di Provincia, e cioè il Direttivo Provinciale, abbia la sensibilità di rinunciare ad essi ruoli, non avendo più la legittimità politica di rappresentare il tutto, bensi esclusivamente la propria opinione o quella di una parte.