Il Presidente di Federlazio Rieti, Alberto Cavallari, è intervenuto al Convegno “Il ruolo del Credito per il rilancio del territorio di Rieti”, organizzato dalla First Cisl Roma e Rieti. Molti i temi di interesse trattati, dalla perdita di sportelli fisici delle Banche sul territorio, alla riduzione dei dipendenti, passando per la conseguente riduzione di offerta creditizia per privati cittadini ed imprese.
“Un incontro molto utile che ha offerto diversi spunti di discussione interessanti trattati da più punti di vista – ha dichiarato il Presidente di Federlazio Rieti, Alberto Cavallari -. La perdita di istituti bancari sul territorio è purtroppo un dato oggettivo che riguarda negli ultimi anni sia il Lazio che, soprattutto, la nostra provincia. Premesso che la digitalizzazione ha bisogno di entrare sempre più in tutti i campi, compreso quello bancario, rimane il fatto che il contatto umano per un cliente rimane ancora oggi fondamentale quando si devono risolvere determinate pratiche, spesso delicate. La trasformazione digitale può essere però utile per dare ai clienti una offerta sempre maggiore e per risolvere in modo molto più agevole e rapido determinate operazioni”.
Tra i vari temi trattati, anche quello della difficoltà di accesso al credito. “Oggi più che mai – ha proseguito Cavallari -, dove la mancanza di liquidità è molto sentita, è necessario rimanere vicino alle aziende se si vuole aiutarle a fare investimenti e quindi a creare ricchezza e occupazione. Ricordiamo che su questo tema giocano un ruolo fondamentale i Confidi in quanto supportano le imprese che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario, fornendo loro le necessarie garanzie richieste”.
“Di sicuro il taglio di interi istituti bancari – ha concluso Cavallari – non è un buon segnale per il territorio in quanto viene a mancare una offerta creditizia che invece dovrebbe essere massiccia per le aziende, soprattutto in questo particolare momento storico e alla luce della grande opportunità rappresentata dal PNRR. Su questo siamo convinti che la Politica, locale e non, possa svolgere un ruolo fondamentale per arrestare questo processo. Per questo ci auguriamo che si possa fare sistema insieme con tutti gli attori interessati a questo tema, partendo perché no proprio dagli spunti emersi da questo convegno”.