I tre consiglieri comunali di Castelnuovo di Farfa, Francesco Simonetti, Alberto Coltella e Ilaria Cargoni – membri dell’associazione LED (Libertà E Diritti), in procinto di aderire al Partito Democratico – nel corso della riunione del Consiglio comunale tenutasi lunedì 20 ottobre, hanno votato contro il bilancio dell’Ente. Una decisione sofferta, generata da confronti che vengono da lontano e che non hanno determinato le condizioni necessarie alla votazione positiva da parte dei tre consiglieri. Simonetti, Coltella e Cargoni, infatti, da tempo avevano resa nota la propria disponibilità a risolvere le problematiche sorte in seno alla maggioranza consiliare, con l’obiettivo di mantenere la stabilità politica e amministrativa dell’ente.
“Purtroppo però – spiegano oggi Simonetti, Coltella e Cargoni – abbiamo visto respinte le politiche alle quali tuttavia non intendevamo rinunciare per il bene pubblico. In particolare abbiamo registrato un secco rifiuto da parte del Sindaco Biancucci alla proposta di modifica del bilancio 2014 e indirizzo del bilancio 2015. Avevamo proposto cinque punti irremovibili:
- azzeramento della giunta comunale,
- riqualificazione di ruolo per l’ufficio Tecnico comunale
- provvedimenti di spending review e abrogazione dell’indennità per Sindaco, assessori e consiglieri
- diminuzione del numero di giorni lavorativi per l’ufficio Segreteria
- diminuzione del carico fiscale, con particolare riferimento alla Tasi
L’ultimo dei suddetti punti era ovviamente anche logica conseguenza dell’attuazione dei precedenti, finalizzati ad una politica di risparmio volta a non gravare le famiglie castelnuovesi. Il nostro gruppo di Led, dunque, era fermamente contrario all’aumento delle tariffe, non ovviamente all’applicazione delle stesse, e ritenevamo che nel bilancio ci fossero ampi spazi per ottenere i risparmi sufficienti ad evitare gli aumenti. Ma altri non hanno voluto percorrere questa strada. Alla luce dunque delle proposte messe in campo dal nostro gruppo e dei numerosi tentativi che abbiamo condotto per risolvere i problemi politici della maggioranza, purtroppo però sempre respinti, oggi ci troviamo costretti a prendere atto, nostro malgrado, dello scioglimento del Consiglio comunale e decliniamo ogni responsabilità politica e amministrativa nei confronti dell’Ente e dei Cittadini”.