CASPERIA, PROSEGUE LO STUDIO DEL PATRIMONIO SOTTERRANEO

Antico acquedotto

Prosegue senza sosta l’attività di ricerca e studio del patrimonio sotterraneo sabino da parte del Gruppo speleo-archeologico Vespertilio. A seguito di accurate indagini effettuate nell’Archivio storico comunale di Casperia da parte della dott.ssa Catia Granati, il gruppo ha deciso di rintracciare ed esplorare l’antico acquedotto sotterraneo di Legarano che ancora alimenta Fonte del Pozzo.

Nei documenti d’archivio del secolo XVI si parla di un acquedotto, più volte ripulito e restaurato, che era utilizzato principalmente dagli abitanti della contrada di Legarano (oggi meglio nota come Santa Maria o S. Maria in Legarano). L’acquedotto alimenta ancora oggi un piccolo fontanile rurale che venne restaurato, insieme al pozzo di accesso del condotto, nel 1950.

In accordo con l’amministrazione comunale, così come già accaduto per la Fonte di Paranzano, si è deciso di esplorare il cunicolo di Fonte del Pozzo al fine di studiare il manufatto idraulico e produrre una documentazione scientifica volta a chiarire l’età e l’utilizzo dell’acquedotto.

Gli speleologi, sotto la direzione scientifica della dott.ssa Giovanna Alvino della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, dopo aver disceso un pozzo profondo dieci metri, si sono inoltrati all’interno del condotto per oltre 400 metri.

"Si tratta di un’opera di notevole importanza – sottolinea l’archeologo Cristiano Ranieri, presidente del Vespertilio – la cui datazione, come per l’acquedotto di Paranzano, potrebbe far riferimento ad antichi insediamenti di epoca arcaica presenti sul territorio di Casperia già prima dell’arrivo dei Romani".