Carcere Rieti, UIL: a rischio Polizia Penitenziaria e non solo! Sit-in di protesta

Penitenziario di Rieti

“Pur comprendendo le ragioni che portano l’Amministrazione Penitenziaria ad accelerare l’apertura di un nuovo reparto presso la Casa Circondariale di Rieti, non possiamo non ribadire tutte le nostre preoccupazioni sulle ricadute che questa decisione comporterà sui carichi di lavoro, sulle responsabilità e sull’integrità fisica degli operatori di polizia penitenziaria. Il contingente di circa 120 unità dei baschi blu, attualmente colà in servizio, è decisamente inadeguato a sopportare l’apertura di un nuovo reparto che porterà le presenze detentive a circa 500. Nell’incontro svoltosi ieri tra la Direzione del carcere di Rieti e le rappresentanze sindacali è stato comunicato che entro la fine del mese arriveranno i detenuti da destinare al reparto F”  Ne da comunicazione il Segretario Regionale della UILPA Penitenziari del Lazio, Daniele Nicastrini.
A sostenere le preoccupazioni del Segretario Regionale è anche il Segretario Provinciale di Rieti, Fabrizio Faraci, che elenca i punti che sono motivo di preoccupazione per la UILPA Penitenziari:
“L’attuale contingente della Polizia penitenziaria in servizio a Rieti è di circa 120 unità ( 100 effettivi e 20 distaccati) a fronte di un organico previsto di 190 unità; Per la gestione di tale reparto la stessa Direzione ha individuato come necessaria una ulteriore forza di polizia penitenziaria pari a 35 unità, che allo stato non è stata assegnata; A questa critica situazione organica occorre segnalare la carenza di personale del ruolo ispettori e sovrintendenti che impone l’impiego di personale del ruolo agenti-assistenti nelle funzioni di preposti; Al Nucleo Traduzioni e Piantonamenti sono attive 11 unità di polizia penitenziaria, già insufficienti per garantire le attività di traduzione dell’attuale popolazione ; L’ulteriore presenza di detenuti creerà problemi logistici e di sostenibilità per la cucina detenuti e l’area sanitaria per le già ben note carenze. Ripetiamo – conclude Faraci – noi non siamo pregiudizialmente contrari all’apertura del reparto ma essa non può scaricarsi sulle già fragili spalle della polizia penitenziaria. Occorre implementare il personale e garantire la deresponsabilizzazione che deriva dall’applicazione della sorveglianza dinamica. Su questi fronti c’è ancora molto da fare e molto da lavorare”
Avendo già proclamato lo Stato di Agitazione, ed in attesa di riscontri concreti da parte dell’Amministrazione, la UILPENITENZIARI indice per il prossimo 24 giugno (dalle ore 8.00 alle 12.30) un sit-in di protesta, dei poliziotti penitenziari in servizio nel carcere di Rieti, che si terrà nel piazzale antistante il penitenziario.