CAMERA DELLE CATEGORIE, PD: DEL TUTTO INUTILE

Guido Zappavigna

Singolare, appare l’iniziativa del commissario straordinario della Riserva dei laghi Lungo e Ripasottile, Guido Zappavigna, di istituire una Camera delle Categorie. 

L’organismo di cui farebbero parte Sindaci, operatori commerciali, turistici ed agricoli dei territori ricadenti nell’area di riserva è presentato dal Commissario come un evento eccezionale, perché finalmente aprirebbe una nuova fase di concertazione che coinvolgerebbe i territori, e grazie alla semplice consultazione permetterebbe un concreto sviluppo per l’intero comprensorio.

Al Commissario, però, sfugge un fatto: che, al netto delle buone intenzioni, la Camera delle categorie risulta del tutto inutile, perché priva le comunità locali del potere decisionale ad esse delegato dalla Legge Regionale 29/97, la cui corretta applicazione da parte della giunta regionale andrebbe invece incontro a ciò che le stesse comunità locali da tempo chiedono: la fine della gestione commissariale.

La legge infatti prevede organismi di gestione quali: la comunità con rappresentanza delle istituzioni del luogo, il collegio dei revisori dei conti ed il consiglio direttivo composto da Sindaci, rappresentanti di associazioni, Regione e operatori qualificati che lavorano sul territorio. 

Sono questi gli organismi che la Regione, con le dovute procedure, deve decidersi ad attivare.

Ed è necessario, utile per la crescita, lo sviluppo economico, sociale e culturale, e la tutela delle aree protette, e quindi non più rinviabile, che la Presidente Polverini restituisca un ruolo gestionale e non solo consultivo alle comunità locali, le uniche deputate e legittimate ad attivare programmi per la promozione delle aree protette.

Alla “Pisana” sappiano che, qualora intendano allargare l’uso della gestione commissariale anche alle comunità montane e ad altri enti sub regionali, andranno incontro ad una vera e propria valanga di ricorsi giurisdizionali.