Bufacchi CNA: "Territori del cratere salvi solo se restituiamo possibilità di sviluppo"

Sul finire del convegno tenutosi nel primo appuntamento di “Incontriamoci” di giovedi 7 settembre, organizzato come di consueto dalla UIL di Rieti con tema sisma e rinascita, è intervenuta Enza Bufacchi presidente della CNA Rieti.
“Nella ZFU (Zone Franche Urbane), che per il territorio reatino comprende 15 realtà, sono incluse due tipologie di imprese. Le prime sono quelle che hanno avuto nel periodo 1 settembre-31 dicembre 2016 un decremento  di fatturato del 25% rispetto al corrispondente periodo 2015. Il criterio – prosegue la Bufacchi – rende includibili le aziende dei Comuni di Amatrice e Accumoli perchè fisicamente crollate, ma quasi nessuna impresa degli altri 13 Comuni.”
“Questo perchè le imprese commerciali che pure avevano avuto un’immediata battuta di arresto, hanno poi mitigato le perdite con gli incassi del periodo natalizio; quelle produttive e dei servizi, le imprese edili e di impiantisti, avevano commesse che hanno consentito loro di continuare per qualche mese a lavorare. Che però – continua la presidente della CNA Rieti – queste imprese abbiano subito un danno economico lo testimonia il fatto che i primi mesi del 2017 sono stati terribili, basta guardare i loro fatturati!”
“Bisognerebbe perciò includere i primi mesi del 2017 nel computo del decremento produttivo per l’accesso alla ZFU. Tra l’altro queste aziende protestano perchè temono, a ragione, la concorrenza delle nuove imprese che entrano di diritto nel godimento dei benefici della ZFU.”
“L’altra tipologia di imprese del quali vi voglio parlare sono quelle che hanno avviato l’attività in data successiva al 1° settembre 2015. Questa tipologia di imprese entra di diritto nel godimento dei benefici. Il novero delle situazioni è qui ancor più numeroso perchè – prosegue Bufacchi – fatta sempre eccezione per qelle di Amatrice e Accumoli, ci sono aziende che pur avendo diritto alla sospensione del versamento di imposte e contributi non ne hanno usufruito per evitare di trovarsi successivamente in difficoltà, quindi stanno pagando mensilmente  i contributi dei lavoratori dipendenti e si accingono a pagare le imposte, teoricamente non dovute. Il pagamento delle imposte 2017 ha le seguenti scadenze: primo acconto del 40% entro il 21 agosto, anzichè 30 giugno, secondo acconto pari al 60 % entro il 30 novembre.”
“Poi c’è il caso delle aziende di Rieti, quelle che avendo avuto danni materiali rientrano nella tipologia sopra descritta e quelle che non avendo subito danni materiali, non avevano diritto alla sospensione, ma hanno invece diritto ad essere incluse nelle agevolazioni della ZFU e che intanto stanno pagando i contributi e che hanno pagato anche il primo acconto delle imposte sui redditi. Per queste – prosegue Enza Bufacchi – e per le aziende che si creeranno entro il 31 dicembre è urgentissimo, dopo l’emanazione della circolare con la quale è possibile almeno avanzare le richieste, produrre tutti quegli atti, circolari dell’agenzia delle entrate e INPS, che individuino alla fine i codici da apporre sugli F24 per indicare l’esenzione.”
“Deve essere chiaro che molte imprese stanno pagando perchè non possono fare altrimenti, devondo mantenere il loro DURC regolare per evidenti motivi. L’anno di imposta 2017 è per i 2/3 passato, la circolare prevede che le domande possano essere inviate dal 23 ottobre a 6 novembre, quando sarà quasi finito. A quando poi le risposte del Mise? Il tempo, nel caso delle imprese, è una variabile dalla quale dipende l’esistenza stessa. Se facciamo delle misure per agevolarle, non possiamo farle morire per i ritardi delle stesse!”
Un ulteriore problema affrontato sul finire del convegno dalla presidente della CNA Rieti è quello delle imprrese individuali e delle imprese familiari senza dipendenti.
“Poichè il decreto prima e la circolare poi – commenta Bufacchi – nè poteva essere diversamente, prevedono esclusivamente l’esonero dal versamento dei contributi dei lavoratori dipendenti, per loro, e solo per loro, si potrebbe prevedere l’esonero dal versamento dei propri. Questa misura sarebbe molto utile per le nuove imprese, spesso imprese individuali e familiari, di giovani che per diverse ragioni provano a darsi un futuro attraverso la valorizzazione di qualche risorsa locale.”
“Le nuove imprese possono nascere utilizzando un bando di microcredito che la regione aprirà a settembre, entrare in un regime fiscale agevolato, ma non possono azzerare i loro contributi previdenziali, la legge prevede ora che possano solo ridurli del 35%, beneficiare dell’esenzione totale sarebbe importante! Questa osservazione può sembrare residuale rispetto agli investimenti che ci aspetta di attrarre con le agevolazioni della ZFU, ma non lo è. In questa fase – prosegue – nella quale la valorizzazione delle risorse locali è ancora così modesta, abbiamo bisogno anche di queste piccolissime aziende per due ragioni: perchè lo sviluppo locale è l’unico e auspicabile sviluppo possibile e per arginare l’esodo dai comuni, cominciato tantissimi anni fa e al quale il terremoto rischia di dare solo un’ulteriore spinta. Teniamo presente che all’inizio del secolo scorso Amatrice aveva 10.000 abitanti.”
“Entro il quadro di riferimento, quelle suggerite mi sembrano le cose necessarie e soprattutto giuste da fare emendando il decreto 50. Non so dove si voglia andare a parare, mi pare ad un restringimento o ad una differenziazione delle misure, non sono d’accordo, ma non per principio, semplicemente perchè Amatrice e Accumoli non si salvano da sole, si salvano solo se restituiamo una possibilità di sviluppo ad un territorio più ampio. Un’ultima notazione che voglio fare, questa volta di metodo è: la complessità non la si può tagliare per paura di affrontarla! Solo dal confronto con le persone, che i problemi li affrontano tutti i giorni, possono nascere soluzioni soddisfacenti quand’anche frutto di mediazioni” conclude Enza Bufacchi presidente della CNA Rieti.