Nella bellissima caratteristica chiesa di Santo Stefano, nell’omonima frazione del Comune di Borgorose, dopo una sobria ma significativa cerimonia organizzata dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione di Borgorose – Valle del Salto, per celebrare la Virgo Fidelis patrona dell’Arma dei Carabinieri, il Maresciallo dei Carabinieri in congedo Salvatore Di Pietro ha voluto ringraziare i colleghi della locale Stazione.
Arruolato nell’Arma nel 1968 e in congedo dal 1997, il Maresciallo Di Pietro, colpito a luglio dalla perdita dell’amata moglie Filomena, negli scorsi mesi aveva scritto una commovente lettera ai vertici dell’Arma per ringraziare il personale della Stazione Carabinieri di Borgorose per la vicinanza e l’umanità dimostrate nei suoi riguardi, non solo in occasione dei tristi eventi che lo hanno colpito, ma anche nei mesi e negli anni successivi. Il Maresciallo, con poche ma significative parole, ha sottolineato come i Carabinieri di Borgorose non lo abbiano mai lasciato solo, sin dal 1998 anno nel quale aveva già, prematuramente perso, l’unico figlio Mario.
La lettera di Di Pietro, per altro ripresa e pubblicata dalla rivista ufficiale dell’Arma “IL CARABINIERE”, recita testualmente “la locale Arma ha sempre dimostrato il suo affetto e la sua presenza, con decoroso contegno e sollecita riposta ad ogni suo minimo bisogno, con un’azione rassicurante e confortante”.
Il Maresciallo Di Pietro, alla presenza di Mariano Calisse Presidente della Provincia e Sindaco di Borgorose, di Ilaria Gatti Sindaco di Pescorocchiano, entrambi soci simpatizzanti dell’A.N.C., del Colonello Bruno Bellini Comandante Provinciale e del Capitano Marco Mascolo Comandante della Compagnia di Cittaducale, ha consegnato nelle mani del Luogotenente Vincenzo Telesca Comandante della Stazione, un “Attestato di Lode” dell’Associazione Nazionale Carabinieri, al quale si sono aggiunti i ringraziamenti personali del Maresciallo Aiutante in congedo Federico Cordeschi, Presidente della Sezione di Borgorose – Valle del Salto.
La celebrazione, officiata dal parroco di Corvaro Don Josaphat Mukohwa, ha registrato, come da tradizione, grande partecipazione anche di comuni cittadini del cicolano.
L’evento, nella sua semplicità, costituisce l’ennesima dimostrazione dello spirito di colleganza che unisce tutti i militari dell’Arma anche dopo il loro congedo dal servizio attivo, e dell’essenza dell’associazionismo: vicinanza silenziosa e sostanziale alle persone più bisognose e in difficoltà.