In primavera non solo tornano le rondini ma anche le irrorazioni di sostanze altamente nocive e i Gruppi Ricerca Ecologica Lazio scendono in campo insieme a European Consumers per bloccare l’utilizzo dei pesticidi nelle città.
Soprattutto gli zanzaricidi, che vengono spesso irrorati in aree urbane, anche nei pressi di scuole così nei parchi, sono responsabili di gravi danni alla salute.
Già il 23 ottobre 2015 è stato depositato un esposto in Procura nel quale si chiedeva all’A.G. di accertare l’eventuale responsabilità di Enti ai quali spetterebbe, perlomeno in teoria, il compito di vigilare sulla diffusione di prodotti dannosi per l’ambiente.
Tutti i Sindaci del Lazio sono stati formalmente invitati ad assumere ogni misura e cautela volte ad eliminare l’inquinamento e le emissioni prodotte ed i rischi per la salute della popolazione.
Obiettivo peraltro facilmente raggiungibile attraverso cinque buone pratiche:
1. vietando a chiunque, con specifiche ordinanze contingibili ed urgenti, la vendita e/o l’utilizzo sull’intero territorio comunale di biocidi chimici di sintesi (ad esempio quelli contenenti piretroidi, piperonil-butossido, diflubenzuron, pyriproxyfen, etofenprox, esteri dell’acido fosforico, DEET, neonicotinoidi altamente tossici per le api e gli altri organismi utili, cloro derivati), diserbanti e disseccanti totali (quali Glifosate, ecc.);
2. adeguando i capitolati per la lotta adulticida per la lotta alla zanzara tigre, derattizzazione e disinfestazione contro altri infestanti, prevedendo espressamente il divieto di utilizzo dei biocidi indicati al punto 1;
3. astenendosi dal disporre irrorazioni in area urbana o antropizzata con i biocidi indicati al punto 1;
4. orientandosi esclusivamente verso la lotta larvidicida biologica, l’eliminazione dei focolai nonché la prevenzione alla creazione di focolai.
5. intensificando le sanzioni ed i controlli di pratiche scorrette nella lotta alla zanzara tigre.
Nell’esposto è precisato come competa a Sindaci (nonché a Commissari Straordinari), nella loro veste di autorità sanitaria locale, “in ossequio all’art. 32 della Costituzione ed al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario e dall’art. 3-ter del D. L.vo n. 152/2006”, fronteggiare adeguatamente e tempestivamente la minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini e per l’ambiente.
Si chiede, pertanto, che siano recepite nell’ordinamento di ciascuna Amministrazione le best practice attraverso gli strumenti normativi ritenuti più idonei.
Nel contempo, le due Associazioni hanno intenzione di organizzare un premio onde fregiare dello stesso i Sindaci che non irroreranno più i biocidi, ergendo a Comuni Virtuosi le città amministrate dagli stessi.
Peraltro, contro zanzare e affini, esistono efficaci trattamenti di lotta biologica e delle linee guida che hanno probabilmente il solo torto di non fare arricchire le industrie dei veleni. Sperando che la prossima primavera nei nostri cieli tornino solo le rondini!