La Cisl Fp di Rieti non può sottacere il perdurare di una situazione non più tollerabile che si è venuta a creare presso l’Ater di Rieti.
Non si comprende infatti come sia possibile che, nel totale silenzio degli organismi politici deputati agli indirizzi politico-programmatici, circa il 30% dei dipendenti sia ormai in situazioni vertenziali nei confronti dell’azienda.
Continuano a giungere notizie circa richiami verbali e scritti che ormai non si contano più, il nascere si situazioni vertenziali per emolumenti non pagati e per reali situazioni di demansionamento fino al mobbing, che arrecheranno all’azienda ingenti danni economici perchè la vedranno soccombere nelle vertenze iniziate da parte dei lavoratori e tutte quelle che si stanno per intraprendere.
La Cisl Fp con l’arrivo del commissario straordinario che sostituisce le funzioni del futuro presidente, auspicava un’inversione di rotta nei confronti della gestione del personale, che ad oggi è ancora in carico al direttore generale in una gestione senza piani programmatici chiari ed una direzione in balia del mare in tempesta.
Nulla è accaduto ed il perdurare di tale situazione, costringe la Cisl Fp di Rieti, a chiedere un’immediata conclusione di siffatti incresciosi atteggiamenti conflittuali nella gestione del personale dipendente e contestualmente chiede alla presidente della regione Lazio Renata polverini la veloce definizione del nuovo assetto di indirizzo politico dell’Ater di Rieti, stante il fatto che è decorso quasi un anno dall’insediamento della nuova giunta regionale.
Tale situazione continua a nuocere infatti, oltre che al personale dipendente, soprattutto all’utenza e quindi ai cittadini, ma anche all’azienda stessa in assenza di indirizzi pluriennali chiari e definiti, che svolge attività contemporaneamente di natura economica ed erogatrice di servizi.