Si fa durissima la strada per il ripescaggio nella futura Legatre della pallacanestro per la Sebastiani Rieti. Il nuovo campionato italiano, che sostituirà l’attuale A dilettanti, sarà costituito da un girone unico a 16 squadre: 12 arriveranno dalle salvezze sul campo, dalle retrocessioni dalla serie superiore e dalle promozioni dalla B dilettanti.
Quattro avranno possibilità di partecipare al campionato accedendo attraverso delle “wild card”. Rieti punta ad avere una di queste posizioni, ma per i 4 “posti al sole” la concorrenza è fortissima. La Fip ha comunicato ieri la lista delle pretendenti, con 10 squadre che hanno fatto richiesta per accedere alla prossima Legatre.
Ad una prima analisi, pare che Rieti non sarebbe tra le prime 4 della classe, dal momento che esistono dei parametri standard per operare le scelte da parte della Federazione. La priorità verrà data ai capoluoghi di regione, poi ai capoluoghi di provincia, alle città che hanno un impianto di capienza superiore ai 3mila posti e, da ultimo, verrà considerato anche il passato e la recente storia cestistica con militanza nelle serie superiori. Allo stato attuale, le città più importanti che hanno fatto richiesta di wild card sono Napoli, Bari e Firenze. A queste vanno aggiunte Siena (sponda Virus), Livorno, Pavia, Latina e Trento. Per quanto riguarda Trento, Trieste e Latina va detto che si tratta di squadre impegnate nei play out di A dilettanti e che, di fatto, potrebbero “liberare” 3 posizioni.
Le 4 wild card, però, si ridurrebbero già a 3, in considerazione del fatto che la Virus Siena, in qualità di vincitrice della coppa di A dilettanti, avrebbe diritto ad un posto nella prossima Legatre. A questo punto, la concorrenza di Bari, Napoli e Firenze sembrerebbe imbattibile per Rieti: i partenopei possono contare sull’aspetto geografico, sul progetto di un nuovo impianto e sul recente passato nella massima serie. Unico “neo”, il fallimento di due squadre di serie A negli ultimi 3 anni. Firenze da anni cerca di tornare nell’elite della palla a spicchi, contando anche sul fantastico “Mandela Forum” palasport da oltre 8mila posti. Su Bari si sa poco: in Puglia negli ultimi anni è tornata una grandissima passione per la palla a spicchi, con una società in Lega A, una in Legadue e ben due ai vertici della A dilettanti. Il capoluogo non ha una storia importante nel basket, ma potrebbe attirare investimenti e spostare l’asse regionale del basket.
Guardando alle altre squadre, sembrerebbe debole la concorrenza di Pavia, città che lo scorso anno rinunciò a 2 squadre di Legadue: quella con il nome della città e Vigevano, squadra della provincia che era arrivata al secondo campionato professionistico. Più forte, invece, è la posizione di Livorno: città storicamente attaccata al basket, con un vivaio importante e che, per lunghi periodi, ha avuto due squadre a livello professionistico. Non solo: i toscani, con lo sponsor Enichem, arrivarono anche a vincere uno scudetto contro l’Olimpia Milano. Vittoria inizialmente sancita sul campo e poi “annullata” negli spogliatoi dagli arbitri che invalidarono il canestro a fil di sirena di Forti, due punti che potevano valere l’87-86 finale e il tricolore agli amaranto.
La situazione, quindi sembrerebbe assai complessa, ma per stilare la graduatoria sarà necessario attendere la fine di tutti i campionati. Nel frattempo, ad alimentare le speranze, restano le parole pronunciate dal direttore generale della Sebastiani, Marzio Leoncini: "Ciò che posso assicurare – ha detto nella conferenza stampa del post partita con Ferentino – è che il prossimo anno non saremo nel campionato di B dilettanti".