“Non è soltanto la giustizia ordinaria ma anche quella sportiva ad avere tempi di attesa biblici e procedimenti-lumaca”.
Questo quanto dichiarato dal Presidente dell’Azzurra Greccio 2009, Gabriele Rossi in riferimento al ricorso presentato circa tre mesi fa dalla società sportiva reatina che – a fronte di un grossolano equivoco arbitrale scaturito poi in un’ingiusta penalizzazione – aveva tempestivamente presentato ampia documentazione a propria discolpa senza ottenere alcun risultato in tempi ragionevoli.
E questo nonostante le testimonianze raccolte a riprova di ciò, tra cui quella dello stesso direttore di gara che – ascoltato dal dott. Adornato per conto del Procuratore federale – ha ammesso il proprio errore e le responsabilità per quanto accaduto.
Eppure la società rimane ancora in attesa di conoscere la decisione del Procuratore federale quando manca una sola giornata al termine del campionato.
“Anche se si tratta di un campionato di terza categoria – spiega il Presidente Rossi – è giusto che le società sportive che portano avanti un progetto fatto di dedizione e sacrificio, debbano avere maggiore rispetto con risposte in tempi certi evitando così che si vengano a creare le condizioni per certe incresciose situazioni. Episodi del genere non devono assolutamente più ripetersi soprattutto davanti all’evidenza dei fatti evitando così di ledere l’immagine e la rispettabilità di una società sportiva che, con molti sacrifici, offre a tanti giovani la possibilità di praticare sport e stare insieme”.