"Come suo solito, Walter Consumati, uno degli organizzatori, nasconde la testa sotto la sabbia per difendere l’indifendibile: la sua creatura ormai diventata un mostro sfuggitogli di mano che, seppur un giorno l’anno, porta con sé una lunga scia di polemiche.
Il Carnevalone liberato è fuori controllo: questa è la verità; e la conoscono bene i cittadini poggiani che quel giorno devono scegliere tra due possibilità: restare in casa come ostaggi o scappare dal loro paese per far rientro soltanto a notte fonda".
Un’amara realtà smascherata dalla lunga battaglia portata avanti dai ragazzi di Azione giovani.
Se quest’anno il numero di arresti e denunce è diminuito, hanno inciso fortemente due fattori: la pioggia, che ha scoraggiato molti potenziali partecipanti; e l’effetto deterrente causato dal forte dispiegamento di forze dell’ordine. Walter Consumati raggiunge la follia quando associa il Carnevalone liberato ad un ipotetico "turismo di ritorno".
"Proprio non riusciamo a vedere come una manifestazione che offende il Cristianesimo possa coesistere con il turismo religioso che caratterizza la nostra provincia. Questa manifestazione è la vergogna della Sabina".