“Dopo gli articoli apparsi sulla stampa locale inerenti i dipendenti delle Poste, siamo costretti a rispondere alle notizie riportate in ordine ad una domanda che rimbalzava prepotentemente: Perché la CISL non c’era?
La SLP CISL è la federazione che rappresenta tutti i lavoratori postali ed è di gran lunga la più rappresentativa in Italia, nel Lazio ed anche anche qui a Rieti perché da oltre venti anni è presente e lotta al fianco dei lavoratori del settore con responsabilità e serietà, due caratteristiche, quest’ultime, che non abbiamo riscontrato nella rappresentazione riportata negli articoli.
Infatti, il successo, raccontato non senza enfasi, era stato già raggiunto ancor prima che le altre rappresentanze dei lavoratori presentassero quel conflitto di lavoro che avrebbe riportato il risultato delle 16 assunzioni FTE su Rieti.
L’accordo era stato già raggiunto da una seria e responsabile trattativa nazionale nella mattinata del 14 gennaio, consolidando una lunga trattativa durata circa sei mesi e consentendo l’assunzione di 925 sportellisti in tutta Italia ( 325 derivanti dal recapito, 300 assunzioni da mercato esterno e 300 clausole elastiche) di cui 24 a Rieti pari a 16 FTE (5 dal recapito ai quali si sommavano le 3 previste per il 2019 e non ancora effettuate, 14 assunzioni part time da mercato esterno e 2 clausole elastiche), dato provinciale ufficializzato il giorno 23 gennaio precedentemente all’apertura del conflitto tanto enfatizzato. Tanto dovevo per correttezza dell’informazione da voi riportata.
Maria Chiara Casciani (nella foto) – Coordinatore territoriale SLP-CISL Rieti