"L’Assointerforze interviene sul diniego del tavolo tecnico dell’osservatorio della sicurezza stradale istituito presso la Prefettura di Rieti sulla richiesta di più sicurezza e controllo della viabilità nel territorio comunale di Stimigliano".
A pochi giorni dal tragico incidente che ha provocato la morte di un ragazzo di 14 anni, falciato con il suo motorino da un auto su di un rettilineo della sp657 nel territorio di Stimigliano, una strada piena di buche e prive in parte o del tutto di segnaletiche adeguate con uno stato del margine della strada in precarie condizioni e in totale abbandono.
Su questo tratto di strada – continua l’assointerforze – si è già espressa con un comunicato stampa non piu tardi di una settimana fa con delle lettere inviate agli organi provinciali competenti, per riportare all’attenzione delle istituzioni centrali l’emergenza delle strade della bassa sabina ma soprattutto della sicurezza stradale.
A tal proposito, l’ente associativo ritorna sulla questione del territorio urbano del comune di stimigliano in zona scalo, dove tutti i cittadini assistono inermi a vere e proprie scorribande di auto, automezzi pesanti, moto, senza il minimo rispetto che una strada urbana impone.
La zona scalo in particolare lungo la via Lambruschina, negli anni e diventata una vera zona residenziale urbana con tanto di esercizi commerciali, nuovi complessi abitativi ,parchi pubblici, scuole, la stazione ferroviaria, il stazionamento degli autobus provinciali, il grande incrocio intersezione con l’A1 e il collegamento con il centro commerciale outlet di ponzano.
Tutto questo ha portato – continua ancora la nota dell’Assointerforze – ad un quadruplicarsi del lusso viario di attraversamento delle strade cittadine in particolare quella della zona scalo, dove non vengono rispettate le più comuni norme del CdS, attraversamenti pedonali ignorati, auto che sfrecciano, etc.
E’ quanto afferma il Presidente dell’Associazione nazionale Interforze Dr. Luca Frongia “La zona scalo del comune di stimigliano – prosegue – è una delle strade più importanti del quadrante nord della sabina, non per questo viene denominata porta della sabina, utilizzata da un traffico viario vario dal commerciale alle autovetture private, ma purtroppo sta diventando un’altra strada della morte, come la famosa 313. Incidenti banali, in un contesto come la via Lambruschina o lungo la Sp 657, provocano infortuni gravi e spesso tragici lutti.
Il Comune di Stimigliano ha approntato un programma straordinario di interventi di messa in sicurezza delle strade nella zona scalo, ma per quanto riguarda la prevenzione ha chiesto alla prefettura organo competente un programma ad hoc sulla sicurezza stradale.
Al centro della richiesta c’è un piano di istallazione di strumentazioni elettroniche per il controllo della velocità, in ottemperanza e nel pieno rispetto del decreto Maroni e della direttiva n. 300 e successivi del 14 agosto 2009 oltre che dalla circolare n. 3598 della Prefettura di Rieti – UTG – del 24 agosto 2009 .
Ciò stante continua la nota, nei giorni scorsi si è riunito il tavolo tecnico dell’osservatorio sulla sicurezza stradale, comunicando all’amministrazione comunale di Stimigliano la non autorizzazione alla richiesta inoltrata in quanto sembrerebbe nella motivazione e dalle relazioni effettuate dagli organi preposti e al rilievo statistico degli incidenti nel territorio della bassa sabina che la maggior parte degli incidenti con feriti o con morto sono dovuti a distrazione o comunque a banali incidenti!
Se risultasse veritiera – sottolinea l’ente associativo – questa motivazione sarebbe non giustificativa e non conforme ai programmi di sicurezza stradale inteso come prevenzione e non un atto di repressione nei confronti degli automobilisti.
Non dimentichiamo che sulla strada ci sono bambini, anziani, ciclisti, mamme uomini e donne, e non solo automobili.
La prevenzione è un atto di cultura ed educazione stradale, volta a prevenire e informare gli utenti della strada, chiederemo – continua l’assointerforze – al Prefetto di Rieti sempre sensibile a questa tematica di fare un ennesimo sopraluogo insieme ai membri dell’osservatorio prefettizio nel territorio per vedere e toccare con mano la realtà che da molto tempo segnaliamo.
Dalla zona scalo fino alla Sp 657 – continua Frongia – l’illuminazione stradale è palesemente carente, la segnaletica insufficiente, quasi del tutto assenti le protezioni parapedonali, anche e soprattutto alle fermate dei mezzi pubblici, sono inesistenti le misure di sicurezza che costringano a contenere le velocità di percorrenza.
Per il tratto di propria competenza – continua il Presidente dell’assointerforze, si sta mettendo in campo una serie di progetti insieme alle amministrazioni comunali della bassa sabina in particolare a quella di Stimigliano coinvolgendo anche semplici cittadini e le scuole, un insieme di interventi e di progetti per il miglioramento delle sedi stradali e per la riduzione dei fattori di rischio.
Gli incidenti nel tratto territoriale del comune di stimigliano – conclude Frongia – segnalano la necessità di un piano straordinario di messa in sicurezza del percorso urbano ed extraurbano per mettere fine a questa drammatica sequenza di lutti.
La vita umana e la sicurezza stradale sono un bene comune”.
Infine l’organismo Assointerforze – continuerà – a tenere viva la questione della sicurezza stradale in ogni sede competente.