Associazione ASD: a chi facciamo paura?

“Da più di dieci anni abbiamo avviato un progetto di Terapie ed Educazione Assistite con gli animali, in particolare Cavalli, Asini e poi cani e altri animali da cortile e domestici.
Il progetto elaborato da Mauro Rizzetto, Terapista della Riabilitazione e Istruttore di Equitazione specializzato nell’area delledisabilità denominato: “Ippoterapia ad elevata integrazione socio -sanitaria” è già nel titolo una sfida culturale ed è stato approvato dall’AUSL di Rieti e dal I° Distretto Socio Sanitario di Rieti (25 Comuni).
La sfida era invitare i servizi e il gruppo sociale ad una seria riflessione sulle persone con disabilità e a rielaborare l’assetto dei servizi alla persona, che anche per Legge devono essere funzionali ai fruitori e non ai gestori dei servizi stessi.
In più di dieci anni di notevoli sacrifici abbiamo dimostrato che si può fare Sanità in modo umano, divertente ed efficace, che si può demedicalizzare la Riabilitazione pur mantenendo alti i livelli qualitativi e che i disabili non sono malati di disabilità.
La disabilità consiste in diversi tipi e gravità di disfunzionamenti che nella maggior parte dei casi sono determinati dall’ambiente.
Proprio a partire da queste considerazioni abbiamo deciso di scegliere da che parte stare e abbiamo deciso di stare dalla parte dei nostri “Assistiti” di non piegarci davanti ai poteri locali ma di esigere il massimo rispetto dei diritti e della dignità umana.
Con pochi soldi dati come contributo per il progetto erogati dalla Regione Lazio per il Piano di Zona e girati a noi in parte dal I° Distretto Socio – Sanitario di Rieti e in parte dall’AUSL di Rieti siamo riusciti a costruire una realtà essenziale ma assolutamente funzionale e giudicata d’eccellenza da più parti d’Italia.
Nell’anno 2013 l’Amministrazione Petrangeli nella persona dell’Assessore ai servizi sociali decide che il nostro progetto è importantissimo per il territorio, che deve essere riconfermato nel Piano di Zona, a seguito delle ottime valutazioni di efficienza ed efficacia effettuate sul servizio svolto (da noi).
Inoltre rileva come l’indice di gradimento del servizio da parte dell’utenza sia alto, che la valutazione degli operatori AUSL è ottima, che le attività si svolgono nel Comune di Greccio (negli impianti privati da noi faticosamente costruiti).
Pertanto decide di chiedere al territorio (manifestazione d’interesse) se c’è qualche centro che voglia fare l’Ippoterapia perché il Comune ha deciso di mettere a bando questo servizio.
Tuttavia sfugge la logica di questa operazione contraddittoria; ma sta di fatto che dal primo gennaio 2015 il Comune di Rieti ci ha imposto di interrompere il servizio!
Alla nostra risposta che non avremmo interrotto un bel niente visto che il progetto è nostro e noi non abbandoniamo dall’oggi al domani decine di ragazzi che stanno facendo con noi un percorso di miglioramento reale della qualità della loro vita, la loro risposta è stata in sostanza” se volete continuare fatelo pure ma noi i soldi non ve li diamo”.
Abbiamo tentato fino ad oggi ogni forma di soluzione bonaria della questione, ma stante l’arrogante silenzio del Comune i genitori dei nostri assistiti si sono costituiti in comitato spontaneo e sono stati costretti a rivolgersi ad un legale per tutelare la salute dei lori figli.
Ora diciamo BASTA! a fronte di grandi fumate e strombazzate dell’Assessorato ai servizi sociali del Comune di Rieti, stiamo assistendo ad una vera e propria macelleria sociale.
La AUSL da parte sua non è da meno, oltre a non prendere posizione sul blocco del servizio operato dal Comune, non ha mai istituito un servizio “Disabile Adulto” che deve essere costituito su ordine della Regione.
Noi ci siamo sempre opposti e ci opporremo a qualsiasi forma di prevaricazione, discriminazione e violazione dei diritti umani e ora alzeremo la voce! A tutti i nostri amici, conoscenti e simpatizzanti chiediamo di darci concreti segnali di sostegno, organizzeremo forme di protesta”.