Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Faisacisal, Fiadel e le RSA ascoltati gli interventi dei lavoratori, di tutti i settori dell’ASM Rieti S.p.a., in seno all’assemblea degli stessi tenutasi lo scorso 29 maggio, preso atto del mandato formalizzato da detta assise che si sintetizza nelle seguenti richieste:
1. GARANZIA SUL FUTURO DI ASM RIETI
• Impegno del Comune di Rieti, attuale azionista di maggioranza, ad
addivenire alle integrale gestione pubblica della società ASM Rieti;
• Fermo restando l’unicità Aziendale, garanzia del Comune circa
l’affidamento dei servizi ad ASM Rieti, evitando in ogni modo le gare che
pregiudicherebbero il futuro della società che in qualche modo
risulterebbe scarsamente competitiva in presenza di una cronica
assenza di investimenti e organizzazione;
2. SITUAZIONE FINANZIARIA E ORGANIZZAZIONE
• Richiesta di chiarezza sulla reale posizione debitoria del Comune di Rieti nei confronti di ASM Rieti;
• Conoscere il piano degli investimenti di ASM Rieti relativi alle farmacie, all’autoparco, alle strutture e alle attrezzature;
• Richiesta di una organizzazione del lavoro, non è più rinviabile la redazione di un funzionigramma aziendale, chiarendo le
gerarchie, le responsabilità e le competenze (chi fa cosa e come);
• Chiarimenti in merito alle assunzioni del personale, gestione delle stesse e fabbisogni;
3. TRATTAMENTO ECONOMICO DEI LAVORATORI
• Contestare la violazione degli accordi nazionali, non sono stati pagati gli aumenti previsti dai Contratti di lavoro in termini di
una tantum e di adeguamenti retributivi;
• Denunciare la mancata erogazione degli scatti di anzianità e degli avanzamenti parametrali automatici previsti dai CCNL di
categoria;
• Contestare la mancata consegna da alcuni mesi dei buoni pasto, parte integrante del salario.
4. AZIONI CONCORDATE
• Proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori di tutti i settori dell’ASM Rieti;
• Richiesta urgente incontro al Sindaco del comune di Rieti;
• Comunicato/i stampa;
• Organizzazione sit – in sotto il Palazzo comunale.
Dopo ampia discussione i sindacati e le RSA concordano di aprire le procedure di conciliazione e raffreddamento dei conflitti prima della eventuale dichiarazione di sciopero.