Asl Rieti, parte il secondo ciclo d’ incontri con i ragazzi delle scuole medie superiori sui pericoli della guida sotto l’effetto di alcol e droghe.
Inizia con gli studenti del Liceo Scientifico di Rieti, in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di Prevenzione 2009-11, il secondo ciclo di incontri organizzato dall’Azienda USL di Rieti, con la partecipazione del comando della Polizia Municipale di Rieti, che ha per obiettivo la sensibilizzazione e la consapevolezza dei giovani circa il rischio di incidente stradale associato all’uso di alcol e droghe.
“Oltre alle materie didattiche -ha detto l’Assessore alle Politiche Scolastiche della Provincia di Rieti, Enzo Antonacci, intervenuto alla presentazione della giornata formativa- trovo giusto che si impartiscano, tra i banchi di scuola, lezioni di vita; la scuola non ha solo il dovere di istruire, ma anche quello di educare e formare i futuri cittadini". Soddisfatto dell’iniziativa e di come si sta sviluppando il progetto si è detto anche il Comandante della Polizia Municipale di Rieti, Dott. Enrico Aragona.
"Il progetto sottopostoci dalla Asl – ha detto il comandante- ha subito trovato accoglimento in quanto ben si correla all’iniziativa intrapresa da questo comando con il progetto “Guida alla guida” nell’ambito del progetto nazionale promosso dal Ministero dell’Interno come “ Drugs on Street “.
Questi i temi che sono stati affrontati nell’incontro:
– Gli effetti psico – fisici prodotti dall’uso si alcol e stupefacenti, in particolare quando si guida un veicolo, illustrati da Dott.ssa Giuseppina Bartolomei e Dott. Donato Di Carlo del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Rieti;
– le sanzioni amministrative e penali previste dal codice della strada in caso di guida sotto l’effetto di alcol e droghe, illustrate dal Comandante Enrico Aragona e Vice-comandante Sonia Salvi, l’incontro è stato supportato da numerosi video sulle campagne si sicurezza nazionali ed internazionali, dall’uso di simulatori di alcoltest e di guida in dalla dimostrazione pratica sul funzionamento del alcol-test e del drag-test.
Agli studenti che hanno partecipato all’incontro, è stato distribuito un questionario anonimo funzionale a valutare la percezione che i ragazzi hanno riguardo la pericolosità delle sostanze psicotrope e dell’alcol.
Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati del studio effettuato durante gli incontri svoltisi lo scorso anno negli istituti di Rieti e provincia ed elaborati in collaborazione con L’università dell’Aquila.
Lo studio ha coinvolto circa 700 studenti di cui il 36% maschi e il 64% femmine di età tra 15 e 19 anni.
Il 47,7% frequentano istituti tecnico-professionali e il 52,3% licei.
Circa il 60% degli intervistati risiede nel capoluogo mentre il restante nella provincia.
Lo studio condotto ha evidenziato che ben il 58,7% degli studenti tra 15 e 19 anni dichiara di consumare bevande alcoliche . tra i consumatori abituali, cioè che consumano bevande alcoliche tutti i giorni (12,7%), bevono di più i residenti nella provincia (57,6%), piuttosto che quelli residenti nel capoluogo (42,4%).
Il dato allarmante è che il 41% dei ragazzi ha dichiarato di aver bevuto alcolici per la prima volta sotto i 16 anni; risulta evidente che la soglia di età si sta abbassando notevolmente; i più giovani si avvicinano all’alcol un pò per gioco, un pò per sentirsi più sicuri, per apparire più emancipati ed essere accettati più facilmente dal gruppo.
Tra i consumatori la bevanda più in uso sembrerebbe essere il vino, seguito dalla birra e dagli aperitivi. Poca importanza viene data all’uso degli amari (2,9%).
Si beve di più in Sabina dove le bevande preferite risultano essere il vino e la birra; nel capoluogo, oltre al vino, sembrerebbe dilagare la moda degli “happy Hour“; preferendo i giovani “reatini” gli aperitivi alla birra. Tutto questo in controtendenza con i dati nazionali secondo i quali la bevanda preferita dai giovani sembrerebbe essere la birra.
Circa l’80% degli intervistati non è mai stato passeggero di persone che avevano bevuto troppo, evidenziando capacità di conoscenza del rischio, mentre circa il 10% dei maschi abitualmente ha comportamenti a rischio, cioè tende a ripetere questa esperienza. Il dato assume particolare rilievo tra gli studenti della provincia.
Un altro dato importante emerso dall’indagine conoscitiva è quello secondo il quale il 60% degli studenti ha dichiarato di avere avuto contatti con il mondo della droga (anche solo aver amici o aver parlato con qualcuno che ne fa uso).
A preoccupare, e spingere gli operatori del settore ad intensificare le campagne informative, è il dato secondo il quale gli studenti non hanno ben chiaro il concetto di dannosità conseguente l’uso o abuso di sostanze. Basti pensare che ben il 35% ha dichiarato che, per esempio, l’uso di marijuana è dannoso solo se si esagera, così come la cocaina (17%), le anfetamine (16,9%) e l’hashish (33%).
Quindi, dall’analisi dei dati, emerge la necessità di focalizzare l’attenzione sui comportamenti dei giovani del territorio, vale a dire aiutare i ragazzi a trovare le basi motivazionali per non sviluppare condotte a rischio o per modificare quelle esistenti, ed è proprio su questi che dovranno indirizzarsi i futuri programmi di prevenzione ed educazione sanitaria.