Lo svolgimento di sagre organizzate dalle Pro Loco per la promozione del territorio e dei prodotti tipici sono da condividere e da sostenere da parte delle Istituzioni pubbliche e private anche perché eventuali proventi regolarmente appostati vengono poi utilizzati per finalità socio economiche benemerite.
Chiariamo così in modo definitivo che non esistono contrasti tra Confcommercio e Pro Loco anzi sussistono spesso e vanno incrementati positivi rapporti di collaborazione.
Quello che si vuole invece contrastare in modo deciso è l’organizzazione di stand gastronomici da parte di comitati e di Associazioni che non hanno alcuna finalità promozionale e di sviluppo del territorio e che sottraggono alle imprese della ristorazione e dei servizi rilevanti quote di mercato senza nulla dover giustificare al fisco.
Tale circostanza è ancora più grave in un periodo di massima attenzione da parte del fisco sulle imprese che si sentono giustamente trattate in modo iniquo rispetto a coloro che con qualche giorno di sagra incamerano esentasse quanto probabilmente ricavano onestamente e con tanti sacrifici nell’arco di un anno i titolari delle imprese di somministrazione.
Tali deviazioni devono essere contrastate immediatamente in primis dai Comuni che non dovrebbero concedere autorizzazioni temporanee per la somministrazione a manifestazioni che non hanno l’obbligo di rendicontare i risultati economici; in secondo luogo dagli organi di controllo istituzionali che dovrebbero accertare la corretta contabilizzazione dei proventi e garantire il rigoroso rispetto delle norme igienico-sanitarie.