ARRESTATO UN LATITANTE DELL'OPERAZIONE RECYCLED CARS

volante CarabinieriA Fiumicino è finito in manette un componente della banda di Romeni che nel 2008 fece razzia di auto nuove, mettendo a segno una serie di furti ai danni di alcune concessionarie del Reatino: BADEA Iliuta del 66.

L’uomo, latitante dal mese di gennaio 2009, è stato sorpreso dalla polizia di frontiera allo scalo dell’aeroporto di Fiumicino, nel mentre tentava di imbarcarsi per Bucarest.Immediatamente una squadra di Carabinieri del Reparto Operativo di Rieti è andata a Fiumicino e, dopo aver formalmente riconosciuto il latitante, gli ha notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Era il 6 maggio del 2008 quando  scattò l’operazione RECYCLED CARS.
Due rumeni furono arrestati e altri fuggirono in Romania.
Per tutti l’accusa era di associazione a delinquere finalizzata al furto e riciclaggio di autovetture. L’indagine dei Carabinieri del REPARTO OPERATIVO, in collaborazione con la compagnia di Cittaducale, era partita nel mese di maggio 2008 quando, in due diversi raid, erano state razziate una serie di auto nuove, ancora da immatricolare, nei pressi delle concessionarie Top Car e Centralmotor sulla Salaria per l’Aquila.

In tempo di record, dopo alcuni giorni dai furti, i Carabinieri erano riusciti ad individuare alcune aree di Roma, dove i componenti della banda avevano parcheggiato le autovetture rubate, sulle quali erano state apposte delle false targhe provvisorie rumene ed erano stati alterati i numeri dei telai. Le auto erano pronte per essere inviate in Romania. Il primo ad essere stato catturato è stato il capo della banda, Gheorghe Durneac, 48 anni, pluripregiudicato e specializzato nel furto di auto. In manette anche un componente della banda: Tanasie Catalin Marcel del 88

Per Durneac l’accusa di essere il promotore e l’organizzatore dell’associazione a delinquere. Nel computer sequestratogli fu individuato un sito internet rumeno dove l’associazione poneva all’asta le auto che rubava (dopo aver oscurato la targa). E proprio dall’analisi dei dati immagazzinati nel computer di Durneac che partirono ulteriori e più approfondite indagini dei Carabinieri, che pazientemente ricostruirono date e luoghi dei furti messi a segno dalla banda in tutto il territorio nazionale, nonché le generalità dei componenti della banda ancora non identificati.

Il PM Santangelo nel Gennaio 2009 richiese e ottenne dal Gip nuove ordinanza di custodie cautelari per furti, aggravati e continuati, ricettazione e riciclaggio di autovetture rubate e trasportate in Romania, e formazione di targhe false rumene. Cinque furono le ordinanze emesse nei confronti della banda di Rumeni.

L’unico ad essere nuovamente arrestato fu, però, solo Durneac, che si trovava agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Roma. Gli altri quattro suoi connazionali erano da tempo fuggiti in Romania. Nei loro confronti furono emessi ordini di cattura europei.

 

Questo il lungo elenco delle auto rubate e spedite in Romania:
– 3 furgoni citroen, modello Jumper e 2 citroen mod Evasione e C3, in danno della societa’ Pierasi, con sede a Jesi, eseguiti nella notte tra il 23 e il 24 aprile 2008;
– 2 auto Dacia logan e Renault scenic, in danno della societa’ Pampaloni SRL, con sede a Poggibonsi in provincia di Siena, eseguiti nella notte tra il 23 e il 24 aprile 2008;
– 3 furgoni di cui 2 Fiat Iveco e un Ford Transit, in danno della societa’ Tercam SRL, con sede a Cisterna di Latina, eseguiti nella notte tra il 23 e il 24 aprile 2008;
– 2 Wolkswagen Tuareg e 1 furgone Citroen jumper, ai danni della ditta Ital autotrasporti 2000, con sede a Monterotondo, eseguiti nella notte tra il 14 e il 15 aprile 2008;
– 1 Alfa 159 1900 multijet e 1 159 2400 multijet, in danno della societa’ Gruppo Centralmotor con sede a RIETI, via del Terminillo, eseguiti nella notte tra il 12 e il 13 maggio 2008;
– 1 Bmw 320 Touring rubata a L OSTIA il 15 maggio scorso;
– 1 Bmw X3 rubata a Roma sulla via Appia il 9 giugno 2008.

Sulle tracce del resto della  banda si è attivata anche l’Interpol.