I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Rieti hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari, con l’accusa di concorso in sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione: OLINIRI Luciano di Rieti del 54; ROJAS ALMAZAR Juana (chiamata Luana) originaria della Repubblica Dominicana, domiciliata a Terni; LATTANZI Cesare di Rieti del 65.
Le indagini sono iniziate nel mese di Gennaio 2011, allorquando OLINIRI Luciano (soprannominato “zio”) aveva inaugurato un Night in San Giovanni Reatino denominato “La Rosa Blu”.
I Carabinieri del Reparto Operativo, venuti a conoscenza dell’attività di prostituzione che si esercitava all’interno del locale, hanno subito avviato una articolato e completo monitoraggio dell’obiettivo, verificando puntualmente quanto effettivamente avveniva all’interno del night.
Si è così accertato, nel corso delle complesse indagini, che i tre indagati avevano costituito un efficiente sodalizio criminale dedito alla sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione. Una ventina di prostitute straniere (russe, romene, domenicane, venezuelane), tutte domiciliate a Terni, erano state “arruolate”, indottrinate e inserite nel night con il solo scopo di offrire prestazioni sessuali a pagamento.
Indubbio risulta il ruolo di organizzatore e gestore delle illecite attività rivestito da OLINIRI. Era “zio Luciano” che all’arrivo dei clienti illustrava le modalità di consumazione dei rapporti sessuali, nonché i costi. LUANA, invece, oltre ad occuparsi formalmente della gestione del bar, era la maitres che dirigeva la “scuderia” delle prostitute: Era lei a selezionarle ed indottrinarle sulle modalità operative del meretricio. Era lei a riprenderle severamente quando non si attenevano alle disposizioni e, addirittura, a fornire alla giovani ragazze i profilattici da usare nei rapporti sessuali. LATTANZI (soprannominato “il cinese”) aveva, invece sia il compito di procacciare i clienti, sia quello di assicurare il servizio “navetta” da Terni a Rieti delle entraineuse.
Le modalità di consumazione dei rapporti ed i relativi prezzi erano scientemente codificati:
– 30 euro per colloquiare con l’ entraineuse (più l’obbligo di consumare almeno una bevanda);
– 60 euro per consumare rapporti sessuali non completi (masturbazione o rapporti orali) nei privè (piccoli ambienti con separè);
– 100 euro per consumare un rapporto completo in due stanze autonome e attigue al locale, arredate con letto matrimoniale e con la disponibilità di un piccolo bagno, le cui chiavi erano custodite dell’ONIRIRI e fornite ai clienti solo previa elargizione del compenso dovuto.
Dopo circa tre mesi di attività, OLINIRI era costretto a chiudere il locale, in quanto sprovvisto di alcuna autorizzazione. Lo stesso, a quel punto, sempre con la complicità dei due sodali, non si scoraggiava e modificava l’avviato impianto criminale, dirottando le attività in una sorta di prostituzione a domicilio.
I tre, infatti, avviavano una sorta di call center, ricevendo le richieste della clientela e portandogli le prostitute a casa (o in altri luoghi indicati) nel numero e nel tipo richiesto, previo pagamento del corrispettivo. Anche in tal caso il prezzo variava dai 100 ai 200 euro. Finita la prestazione sessuale venivano a riprendere le ragazze e le riaccompagnavano a Terni. Anche tali attività sono state esaustivamente documentate dai Carabinieri del Reparto Operativo che hanno intercettato, pedinato e filmato tutte le fasi delle operazioni.
I Carabinieri nel corso delle indagini hanno identificato una trentina di clienti (quasi tutti piccoli imprenditori della provincia Reatina, ma anche provenienti da Roma) i quali sono già stati tutti interrogati e tutti hanno confermato la consumazione di rapporti sessuali a pagamento, con le modalità emerse dalle indagini.
Invero chi frequentava il night già sapeva che vi era la possibilità di consumare rapporti sessuali a pagamento.
Colui che vi accedeva per la prima volta veniva informato in merito alle modalità di fruizione dei “servizi” offerti dalla gestione.
Le indagini si sono altresì avvalse delle dichiarazioni di una delle prostitute: una romena “cacciata” dal night da Luana, poiché si era permessa di incontrarsi con un cliente ad insaputa dei gestori del night.
L’operazione dei Carabinieri del Reparto Operativo mira a disarticolare sul nascere qualsiasi forma di sfruttamento della prostituzione presente nel territorio della Provincia (che risulta essere un fenomeno sommerso). Segue alla precedente operazione del luglio 2010 denominata MAGIC ESCORT, con la quale fu stroncato sul nascere un giro di prostituzione esercitata in case private a Rieti.
Anche all’epoca finirono in manette 3 persone, due romeni (uno domiciliato in città e l’altro a Terni), i quali gestivano non solo alcune connazionali che esercitavano la prostituzione, ma anche vari siti internet, nei quali veniva pubblicizzata l’attività di prostituzione a Rieti (tra cui il sito Magic Escort.com, che diede il nome all’operazione). Il terzo arrestato era un anziano reatino, proprietario degli immobili in cui veniva esercitato il meretricio. Lo stesso pretendeva dalle prostitute non solo il pagamento in nero dell’affitto dell’appartamento dove esercitavano ma anche prestazioni sessuali gratuite.