Al termine di una complessa ed articolata indagine di Polizia Giudiziaria, condotta con tecniche investigative tradizionali, personale della Squadra Mobile della Questura di Rieti con l’ausilio di personale del Posto di Polizia di Passo Corese, hanno tratto in arresto in flagranza di reato per estorsione aggravata D.G.L.G. pregiudicato di origine pugliese di 33 anni e C.E. giovane reatino di 22anni.
Gli stessi, fin dallo scorso mese di settembre, avevano iniziato a minacciare e taglieggiare un autotasportatore di Passo Corese il quale, anni prima, aveva contratto un debito usurario con due noti artigiani reatini, M.E. ed M.F., per diverse decine di migliaia di euro.
A garanzia del prestito gli avevano fatto firmare numerose cambiali, molte delle quali in bianco, garantite anche dai familiari della vittima che, in un’occasione, era stata addirittura costretta a cedere la propria autovettura agli stessi usurai poiché ridotta sul lastrico e, successivamente, costretta a dichiarare il fallimento della propria attività.
La scorsa estate, i due usurai, una volta venuti a conoscenza di una nuova attività commerciale avviata dalla vittima, vantando il possesso di effetti cambiari mai restituiti al medesimo, nonostante avesse abbondantemente provveduto al loro pagamento, avevano iniziato a pretendere ulteriori cospicue somme di denaro da corrispondere mensilmente, adducendo che, nel frattempo, il capitale non ancora pagato aveva maturato ulteriori interessi.
In uno degli incontri avvenuti nella periferia di Rieti con gli usurai, era presente anche D.G.L.G. il quale durante la discussione aveva estratto un coltello avvicinandolo al volto della vittima in segno di minaccia.
Non riuscendo, comunque, ad ottenere gli ulteriori pagamenti, gli usurai ingaggiavano gli arrestati al fine di ottenere quanto illecitamente preteso.
Questi ultimi, circa una settimana fa, si erano già portati presso l’esercizio pubblico gestito dalla vittima minacciandola che, qualora non avesse consegnato loro il denaro entro il 18 dicembre, gli avrebbero incendiato i locali.
Nel pomeriggio di sabato 18 dicembre, il commerciante, temendo che gli stessi potessero attuare quanto minacciato e temendo per la propria incolumità, si è recato presso una stazione di servizio di via Salaria per Roma per consegnare il denaro richiesto.
Sul luogo dell’appuntamento, era presente anche il personale della Squadra Mobile che, al momento della consegna del denaro da parte della vittima ai propri aguzzini, interveniva traendoli in arresto nonostante il tentativo di fuga che ha costretto gli agenti a tamponare il loro veicolo e ad esplodere un colpo di pistola a scopo intimidatorio.
Oltre al denaro appena estorto, i due venivano trovati in possesso di un coltello tipo pattada sottoposto a sequestro.
Le successive perquisizioni domiciliari effettuate nei confronti dei due arrestati e dei due usurai, consentivano di sequestrare documentazione contabile, abilmente occultata all’interno di un contenitore per palle da tennis nonché scritture private che confermavano l’attività estorsiva e usuraria denunciata dalla vittima.
Al momento sono in corso ulteriori indagini volte a chiarire tutti i risvolti penali della vicenda e ad acclarare eventuali ulteriori responsabilità.