Aree ex industriali, Ludovisi: abbiamo l'idea concreta di far diventare Rieti una Vital City

Leggo sulla stampa un dibattito surreale sulle ex aree industriali dismesse. Un confronto che spiega in maniera semplice come mai da 45 anni proprio lì tutto è fermo. Racconta della fatica che finalmente oggi stiamo facendo per innescare percorsi concreti e virtuosi che annullino cotanto vuoto trascorso in fiumi di inutili parole. Spiega perché gli imprenditori da decenni non investono a Rieti e come mai le soluzioni adeguate stentino ad arrivare.”
“Sul tema in questione va detto che il problema delle aree dismesse interne alle città non riguarda solo Rieti, ma purtroppo lo condividiamo con quasi tutte le realtà italiane del Centro, del Sud e oggi anche del più ricco e produttivo Nord. Questo bisogna saperlo altrimenti non si capisce la portata della sfida. Bisogna sapere che a livello normativo centrale si sta discutendo, ma ancora senza chiara soluzione, su come individuare percorsi di defiscalizzazione e/o di individuazione di dispositivi volti ad attivare operazioni di perequazione adeguate e incentivanti; azioni da mettere quindi in campo per innescare operazioni di rigenerazione integrata. Rigenerare vuol dire riqualificare luoghi attraverso il recupero materiale dell’esistente accompagnando tali scenari con percorsi economici e culturali virtuosi e integrati, partecipati e condivisi, volti alla massima inclusione sociale. Non significa scambiare un pulmino elettrico per una concessione. Questo neanche la norma lo permette. Che pena vedere che non lo si sappia.”
“Bisogna avere a mente che le soluzioni si trovano solo se ogni segmento che si intende muovere è letto come un pezzo di puzzle più ampio; ogni brano urbano infatti è un’isola di un arcipelago che deve guardare al territorio circostante e soprattutto che deve rivolgere e anticipare le potenzialità di uno degli infiniti futuri possibili. Bisogna offrire una vision chiara. Questo è sempre mancato. Questo è il vuoto che con fatica abbiamo colmato. Questo dimostrano ancora le chiacchiere al vento di alcuni candidati; una vecchia classe dirigente oggi pronta a rialzare la testa senza concretezza alcuna che usa parole vecchie di vent’anni.”
“La contrapposizione tra piccoli commercianti e grandi investitori, oggi nuovamente sulla cronaca, racconta un mondo che non è più. Spiega la piccolezza di chi rivendica che nel 2002 aveva fatto un impraticabile progetto e che pensa oggi di cavarsela dicendo di voler attivare iniziative pubblico-private. Tale proposizione dovrebbe essere il presupposto per iniziare a ragionare non la promessa di una soluzione. È imbarazzante la riduzione del ragionamento! Come è imbarazzante il richiamo alla nullità e all’arretratezza culturale di proposte faraoniche che poco hanno a che fare con le dinamiche reali del nostro territorio. Rimandano a bizzarre commissioni che operarono “illo tempore” sul tema, senza concretezza. Ancora le commissioni di esperti? Ma poi esperti di che? Non servono “commissioni”, ci vuole la città! Ci vuole che tutti condividano un’idea, un percorso, una visione, un sogno. Anche sapendo che si impiegherà tempo e fatica. Ci vuole che da questo sogno escano subito piccoli soldini per permettere la sopravvivenza attuale alla comunità tutta, e che questo percorso getti al contempo le basi per un futuro più solido.”
E noi questo lo stiamo già facendo, non da soli, ma confrontandoci con altre città europee come ci impone l’attualità. Noi abbiamo un’idea precisa e concreta: fare di Rieti una “Vital City”, una città che punti alle eccellenze ambientali, allo sport come pratica per il benessere diffuso, al turismo dolce, alla qualità del cibo e dell’acqua, alla salute e sicurezza dei cittadini e dei luoghi in cui essi abitano.
Vogliamo fare del percorso che ci vede coinvolti in un network di città europee (grazie ad un finanziamento Urbact), una leva potente di marketing territoriale per far rinascere la città tutta e recuperare le aree degradate, le piccole e le grandi. Vogliamo vendere un’idea e attrarre risorse dall’esterno alimentando la certezza che Rieti è una delle poche città d’Italia in cui è possibile vivere in maniera sana e attiva. Vogliamo una Città Vitale.
“Make you Active” è il nostro slogan. Tutti parlano di mettere a sistema le eccellenze esistenti, di fare rete, di guardare al futuro; bene, benissimo. Allora sappiate che noi lo stiamo già facendo. Non fate finta di non vederlo. Per pietà! Parlatene. Fate proprio questo stimolo potente al di là dello schieramento politico. Alimentate il progetto Vital Cities come ha deciso di fare la ASL, la Provincia, la ASM e tutto il mondo delle associazioni che hanno deciso di partecipare e accompagnare questa linea. Abbiamo trasformato queste idee in segni urbani e direzioni da seguire per le trasformazioni future. Abbiamo 5 tavoli attivi di co-progettazione partecipata aperti alla città.”
“Portiamo gli esiti dei nostri confronti ai meetings europei. Stiamo molto avanti e fino alla fine del 2018 il progetto Vital Cities sarà una certezza. Sapevatelo! In questo quadro d’insieme, in questa traiettoria strategica, abbiamo la convinzione che ci sia posto anche per recuperare ciò che oggi sembra un tumore incontrastabile. Abbiamo la certezza perché abbiamo già fatto progetti di rigenerazione urbana integrata. Rieti2020 porterà il più grande finanziamento mai arrivato a Rieti nella storia. È un primo traguardo raggiunto, un semplice pezzo del puzzle. Così come un pezzo è il progetto Ri(vi)Ve e un pezzo è il progetto C.A.M.B.I.A.R.E. Un pezzo è il progetto per la realizzazione del Parco per l’invecchiamento attivo pensato nell’area di Porta D’Arce. Parlatene. Fateli vostri. Alimentateli e arricchiteli. Sono progetti di rigenerazione urbana che vogliono anticipare il futuro. Non fate finta che non esistano.”
“Le aree dismesse saranno la prossima sfida. I privati già conoscono questa idea di città perché ci abbiamo parlato. Oggi si può procedere insieme. Si possono attivare accordi di programma, o varianti non essenziali al PRG evitando variazioni di carichi urbanistici internamente ad alcuni perimetri scelti. Si può fare futuro. Si può fare economia. Si può fare tutto. Basta avere la certezza di ciò che si vuole essere da grandi. Noi questa certezza l’abbiamo e la porteremo avanti con determinazione.”
Vi aspetto oggi alle 18 al Bonobo sul lungo Velino. Presentiamo Rieti2020 e un pezzo della città che sarà.
Andiamo avanti! Sempre avanti.
Giovanni Ludovisi