E’ stato approvato ieri dalla Giunta della Regione Lazio il Piano Turistico triennale 2011/2013 che molte novità apporterà alla provincia di Rieti.
Nel suo intervento in aula il consigliere Pdl Lidia Nobili ha espresso apprezzamento per l’approvazione di un Piano puntuale, completo e integrato. Un Piano in grado di coniugare le molteplici esigenze di Roma capitale e le risorse e le bellezze delle province.
Molteplici gli aspetti, alcuni dei quali particolarmente importanti, che si legano allo sviluppo della provincia di Rieti. Tra questi non si possono non ricordare il turismo montano, religioso, sportivo, enogastronomico e termale.
Per ciò che concerne il turismo montano, il consigliere Nobili ha evidenziato per Rieti la possibilità, in un’ottica di sviluppo dell’Appennino laziale, di ampliare il ventaglio dell’offerta distinguendo tra la montagna verde (estiva) e quella bianca (invernale). In quest’ambito la Nobili ha posto l’attenzione sul potenziamento e valorizzazione del comprensorio sciistico Terminillo–Leonessa visto che non ci può essere attività sciistica se non si ripensa lo stesso nella sua totalità.
Altrettanto importante per lo sviluppo montano, il turismo sportivo, non soltanto per l’attività sciistica, ma anche per tutte quelle attività sportive che possono svolgersi nei diversi impianti reatini ad esse dedicate.
Nel suo intervento, il consigliere Nobili ha inoltre evidenziato all’assessore regionale al Turismo e Marketing Stefano Zappalà le potenzialità date dal turismo religioso e termale. La Valle Santa e il Cammino di Francesco sono aspetti importantissimi di un turismo religioso che va valorizzato nel suo complesso, con i cammini di fede, collegandolo all’Europa e al Cammino di Santiago di Compostela.
In quest’ottica, apprezzamento è stato espresso dalla Nobili per la velocizzazione delle autorizzazioni per stimolare le iniziative dei privati (imprenditoria giovanile e femminile) come nel caso dell’albergo diffuso come grande risorsa per il futuro dei piccoli comuni.
C’è poi da aggiungere il turismo termale e del benessere, che nelle terme di Cottorella, Cotilia e Antrodoco, potrebbe trovare la sua massima espressione se soltanto venissero utilizzate. Senza dimenticare il turismo enogastronomico, un nuovo modo di viaggiare che nella nostra provincia sta conquistando un numero sempre crescente di appassionati alla ricerca di sapori e di tradizioni autentiche.