Il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina, considerato il forte desiderio di turisti e curiosi di ammirare il patrimonio artistico e culturale della civiltà dei Sabini, è entusiasta di annunciare che aprirà le proprie porte anche durante la festa dei lavoratori (che viene celebrata il 1°maggio di ogni anno).
Le aperture straordinarie del museo, situato in piazza del Duomo nel cuore del borgo medievale, rappresentano infatti un’occasione da non perdere per scoprire uno dei tesori più preziosi della città: un’esperienza arricchente per tutti, dagli appassionati d’arte agli amanti della storia, fino alle famiglie con bambini.
Dunque, in occasione delle prossime festività in calendario, cioè mercoledì 1° maggio, il museo resterà aperto. Le visite guidate (che durano un’ora ciascuna) potranno essere prenotate per i seguenti orari: 10, 11:30, 14, 15:30 e 17. Inoltre, per l’occasione, resterà aperto anche il Museo del Silenzio che, inaugurato nel 2004 e allestito all’interno del Monastero delle Clarisse Eremite di Fara in Sabina, racconta in modo originale e molto toccante la vita e la spiritualità delle suore di clausura. Le visite guidate (che durano 20 minuti ciascuna) seguiranno i seguenti orari: 11, 12:30, 15 e 16:30. In via eccezionale, sia il Museo Civico sia il Museo del Silenzio resteranno aperti anche durante le giornate di lunedì 29 e martedì 30 aprile dalle ore 10:00 alle ore 18. Il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina è uno dei punti di riferimento per la conoscenza della civiltà dei Sabini, in quanto conserva i materiali provenienti dai due centri più importanti della Sabina Tiberina: Cures ed Eretum.
Allestito a partire dal 2001 all’interno del rinascimentale Palazzo Brancaleoni (sito in piazza del Duomo) ha visto – nel corso degli anni – le sue collezioni ampliarsi, grazie agli scavi effettuati con regolarità proprio a Cures ed Eretum. Il cospicuo aumento del numero dei materiali ha reso necessario nel corso del tempo l’allestimento di nuove sale: la sala della Scrittura, interamente dedicata al cippo inscritto ritrovato nel greto del Fiume Farfa, e la sala dedicata alla Tomba XXXVI di Colle del Forno. Della fase rinascimentale, l’edificio conserva intatta la facciata della prima metà del ‘400, mentre gli interni sono stati pesantemente ristrutturati dai successivi proprietari: al tardo barocco possono essere ascritti gli affreschi di una delle sale, dipinti con motivi a grottesche come si usava nei piani nobili delle case di fine ‘700.
Inoltre, a partire da domenica 17 marzo tutti hanno la possibilità di approfondire la conoscenza e ammirare i reperti della nuova sala museale inaugurata il 16 marzo: ovvero la sala dedicata al prezioso corredo funerario della Tomba XI della Necropoli di Colle del Forno, insieme al celebre Carro del Principe di Eretum. Per informazioni o prenotazioni chiamare ai numeri 0765/277321 e 380/2838920 o inviare una mail all’indirizzo visitfarainsabina@gmail.com