Mentre sono cominciati i lavori per adeguare gli spazi della vecchia scuola al COVID, ieri, 3 agosto, Antrodoco ha vissuto un’altra giornata di intenso cambiamento, l’architetto Cesare Valle è ha presentato a tutto il consiglio comunale il progetto definitivo del nuovo polo scolastico del comune, che andrà a sostituire per intero gli attuali edifici delle scuole medie, dell’infanzia e comprendente anche la ricostruzione della palestra, dando tra l’altro una nuova armonia urbanistica a questa zona di servizi del paese.
Una sfida cominciata a febbraio 2018 quando il comune vince un bando del ministero dell’interno di 461.000 euro, la più grande cifra mai assegnata ad Antrodoco da dedicare esclusivamente alle spese tecniche. A contendersela in una gara europea sono stati 29 studi di ingegneria di rilievo nazionale, con proposte tutte di assoluto valore; chiamata a giudicare è stata una commissione di pari livello composta da docenti della Sapienza e di Tor Vergata. Un impegno enorme per l’ufficio tecnico al cui personale va il plauso di tutta l’amministrazione.
Anche con i disagi del covid, gli uffici del comune non si sono mai fermati ed anzi, proprio durante la pandemia, sono riusciti ad aggiudicare la progettazione allo studio Valle di Roma concordando anche il rispetto delle rigide scadenze del finanziamento del miur per la costruzione del polo stesso: finanziamento di 3.7 milioni vinto ad ottobre 2019, nonostante le scarsissime possibilità, grazie all’impegno della giunta nel costruire un edificio ad emissioni quasi zero.
Il coordinamento stretto tra progettisti, tecnici comunali e amministratori anche in questo ambito come in tutti gli altri sta consentendo di procedere speditamente in tutte le attività al fine di recuperare un atavico ritardo infrastrutturale figlio di tante scelte sbagliate.
Il contesto nel quale si muove il sindaco e la sua giunta non è come al solito dei migliori: tra le tante curiosità una che mette rabbia e che la dice lunga su quanto abbandono e superficialità avvolgano il settore scuola: nessuno in oltre 40 anni dalla prima costruzione si è mai preoccupato di far accatastare gli edifici in questione, anche questo è toccato all’amministrazione Guerrieri.