Spiegare ai cittadini le ragioni che hanno mandato deserto il consiglio comunale di stamattina non è impresa facile per chi non è abituato a frequentare quotidianamente il palazzo di vetro. Chi leggerà questo comunicato resterà giustamente basito dal comportamento della maggior parte dei consiglieri di maggioranza che si sono oggi prestati a giochetti di basso profilo, che nulla a che fare con la natura stessa della (P)olitica.
Un modus operandi assai criticato dallo stesso Presidente del Consiglio quando era all’opposizione e che oggi, invece, avalla per ragioni di opportunità.
Stiamo ai fatti: mercoledì scorso viene indetta la conferenza dei capigruppo per programmare la seduta di consiglio per il riequilibrio di bilancio da tenersi entro il 30 settembre, ultimo giorno disponibile pena il commissariamento del Comune da parte della Prefettura.
Con un giochino da far invidia alla prima repubblica, viene convocato il Consiglio in prima e seconda convocazione. Appuntamento per stamattina alle ore 9,30 e il 14 ottobre alla stessa ora (guarda caso, dopo l’elezione del consiglio provinciale, prevista per domenica 12 !!!!). Senza aver mai convocato fino ad oggi sedute di commissione bilancio che spieghino le motivazioni alla base delle variazioni urgenti al bilancio di previsione 2014, approvato appena due mesi fa.
Seduta andata rigorosamente deserta con il consenso di tutti i consiglieri di maggioranza, compresi quelli presenti, appositamente reclutati per l’occasione (l’assenza totale avrebbe travalicato ogni ragionevole limite), obbligando così il Comune a pagare comunque il doppio gettone di presenza e a rimborsare l’assenza dal lavoro dei singoli consiglieri per l’intera giornata.
Tutto questo per salvare poltrona del Sindaco e degli Assessori dal rischio di commissariamento prefettizio.
Talmente scontato l’esito che, già da ieri, il Presidente della Commissione Bilancio si era affrettato a convocare per domani mattina la seduta della sua commissione.
Certificando di fatto la volontà dell’Amministrazione di rimandare ogni discussione sul bilancio alla successiva seduta del 14 ottobre.
Singolare la data, che si colloca appena due giorni dopo le consultazioni per il rinnovo dell’Amministrazione Provinciale, che in questi giorni sta creando non pochi mal di pancia tanto nella maggioranza quanto nella minoranza. Che sia architettato tutto ad arte per rimandare il redde rationem a scrutinio avvenuto?
Lo dichiarano i consiglieri comunali Sebastiani, Cascioli, Gerbino e Festuccia.