Le responsabilità per la scomparsa del dipinto “San Girolamo nel deserto” sembrano ora cadere sull’ex moglie del sindaco, allora alla guida del Comune di Casperia, Giancarlo Sileri.
A cercare di spiegare ciò che avvenne all’epoca raccontando la sua versione dei fatti è proprio l’ex primo cittadino.
Su di lui pende ora l’accusa di aver sottratto il quadro di proprietà dell’amministrazione comunale.
Secondo il racconto di Sileri una volta terminati i lavori di restauro all’istituto “Ars Labor”, il quadro era stato ricollocato nel suo posto.
Poi a seguito dell’evacuazione del Palazzo Comunale il dipinto venne spostato nell’archivio storico anch’esso successivamente sgomberato. Il sindaco, stando a quanto da lui raccontato, decise allora di riporre il dipinto nella sua cassaforte dove continuò ad essere conservato anche dopo la separazione della coppia.
Da quel momento il quadro è rimasto custodito dall’ex moglie del primo cittadino, Emanuela Gallus. Alla donna era stato chiesto più volte di riconsegnare il prestigioso dipinto, ma da parte sua non era mai arrivata risposta positiva.