“La politica ascolti gli amministratori locali e abolisca il vincolo del secondo mandato per i sindaci”. Il Presidente di Anci Lazio e sindaco di Monterotondo, Riccardo Varone, e il vicepresidente di Anci Lazio e Sindaco di Castel San Pietro Romano, Gianpaolo Nardi, rilanciano la decisione del Comitato direttivo dell’ANCI che aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno nel quale si chiede al Parlamento di valutare l’abolizione del limite del secondo mandato per tutti i Comuni, anche per porre fine allo spezzatino istituzionale per cui a seconda della dimensione del Comune cambiano anche le regole per eleggere il suo sindaco.
“Contiamo, per il futuro, che venga definitivamente rimosso qualsiasi limite all’eleggibilità del Sindaco per ogni Comune, a prescindere dalla sua grandezza. Oggi come oggi – dicono – fare il Sindaco è diventato un lavoro sempre più difficile e delicato pur rimanendo, come sottolineano anche studi e ricerche, l’interlocutore preferito dai cittadini che devono interfacciarsi con la pubblica amministrazione. Lasciamo che siano gli elettori, quindi gli abitanti delle nostre città, a scegliere per quante volte un Sindaco possa amministrare senza fissare, per legge, limiti e paletti che, invece, devono essere superati”. Un problema, quello del vincolo del doppio mandato, che diventa ancora più grave quando si parla di piccoli Comuni:
“Ci sono alcuni paesini e piccole città che vengono commissariate perché non c’è nessuno che si candida per diventare Sindaco. Specialmente in questi casi, fare il primo cittadino rappresenta una vera e propria missione, l’unico punto di riferimento per i cittadini e il garante per quei territori considerati marginali. Per questo – concludono – occorrerebbe favorire, e non ostacolare, chi vuole mettersi in gioco per amministrare le nostre splendide città”.