La manovra del governo colpisce ferocemente le fasce più deboli della popolazione, comprese le persone con disabilità, che vedranno meno tutelati i propri i diritti a causa della riduzione drastica dei servizi sociali (vedi tagli a regioni e comuni) e dell’innalzamento della percentuale di invalidità dal 74% all’85% per accedere all’assegno.
Inoltre la manovra taglia salari, pensioni, sanità, istruzione e ricerca. Padroni e governo approfittano della crisi per attaccare i diritti dei lavoratori. Quel che rimane dello stato sociale, già messo in ginocchio dalle precedenti finanziarie del governo, rischia di scomparire.
Per queste ragioni la Federazione della Sinistra di Rieti (PRC, PdCI, e Socialismo 2000) aderisce con convinzione allo sciopero generale del 25 giugno, indetto dalla Cgil e garantisce la presenza di una propria delegazione a P.zza S Rufo, luogo scelto dalla locale camera del lavoro per lo svolgimento della manifestazione di contrarietà alla legge finanziaria.
In questo catastrofico quadro, continuiamo a pensare che i lavoratori siano protagonisti del proprio destino e il mancato consenso plebiscitario al referendum con "pistola alla tempia" di Pomigliano, proposto da Marchionne ai dipendenti Fiat,rappresenta un segnale incoraggiante di lotta sociale.