ANCHE A RIETI CLASS ACTION PER IL RICONOSCIMENTO DI ESPOSIZIONE ALL'AMIANTO

CISL Rieti

Novità sul riconoscimento da esposizione all’amianto.

Nonostante il numero di pratiche, presso il Tribunale di Rieti, si susseguono a ritmi accettabili le sentenze del Giudice del Lavoro.

Su tutte, prevalgono i procedimenti riguardanti i dipendenti della Texas Instrument, anche se bisogna segnalare il riconoscimento del primo dipendente della fabbrica Tre I (le iniziali del lavoratore reatino sono A. V.), mentre altri sono in dirittura d’arrivo, con l’iter procedurale che terminerà tra la metà di febbraio e i primi di marzo.

“Per quanto concerne la Lombardini –spiega Rossano Bustini incaricato per Inas-Fim Cisl-  nei giorni scorsi è stato effettuato un sopralluogo da parte dei CTU del Giudice del Lavoro che avrebbe evidenziato presenza di amianto nelle linee di produzione.

La fase favorevole al riconoscimento da esposizione all’amianto era comunque iniziata quando, l’Inail, soltanto in base al curriculum lavorativo rilasciato dall’Azienda, aveva riconosciuto il lavoro in presenza di amianto a quattro lavoratori nostri iscritti.

Naturalmente non è sempre così.

E’ bene precisare che –dice Bustini- in assenza di curriculum lavorativo, occorre comunque una prova testimoniale e una valutazione da parte del CTU del Giudice per la determinazione della quantità di amianto presente, che è fissata, è bene ricordare,  sulle 1000 fibre per metro cubo. Sostanzialmente, occorrerà sempre essere in possesso di una perizia di parte e altri documenti (vedi domande Inail e Inps),  ma la procedura di riconoscimento dovrebbe essere più rapida.

Per i dipendenti delle altre Aziende reatine (Snia Viscosa, Baxter, meccanici auto etc), a fronte dell’esiguo numero di richieste oggi presenti, i casi verranno valutati singolarmente. Questo per dare il giusto supporto al lavoratore, così da metterlo nella condizione di effettuare la miglior scelta possibile.

Per tutti coloro che non avessero presentato domanda entro i termini stabiliti (15 giugno 2005)  dalla legge in materia di riconoscimento da esposizione all’amianto, ricordiamo che proprio in questi giorni stiamo studiando la possibilità di impiantare una causa collettiva (tipo Class Action) per il riconoscimento del danno subito.

Sino ad oggi –tiene a precisare l’incaricato Inas-Fim Cisl- sono 150 le persone che si sono rese disponibili a tale procedimento, anche se dai dati in nostro possesso il fenomeno in  provincia di Rieti è talmente vasto che il numero potrebbe addirittura triplicarsi con un’attenta e accurata informazione.

Ma attenzione, tale causa non avrà i termini di quelle attualmente in essere nei confronti dell’Inps, ma si diramerà attraverso la richiesta di rimborso per l’esposizione. Promotore dell’iniziativa è uno studio legale romano. Costi e ricavi provenienti da un’eventuale esito favorevole della causa –conclude Bustini- verranno forniti quanto prima”.

A questa iniziativa di risarcimento possono partecipare anche coloro che sono stati esclusi dalle cause attualmente in corso, perché in pensione prima del 1992 e non rispondenti ad alcuni requisiti di legge intervenuti nel corso della validità della stessa.