L’intervento che il 25 luglio nel pescarese, ha impegnato i Vigili del Fuoco intervenuti in seguito ad un’esplosione verificatasi presso un’azienda di fuochi pirici, merita, a giudizio del CONAPO sindacato autonomo Vigili del Fuoco riflessioni ed approfondimenti.
Nell’intervento, oltre alle vittime, un’intera squadra dei Vigili del Fuoco è rimasta ferita e solo per caso la tragedia non ha avuto conseguenze ancora più drammatiche.
“E’ innegabile – dichiara Andrea Faraglia del CONAPO – che il nostro mestiere, per sua stessa natura, ci espone a rischi potenziali con cui, giocoforza, bisogna fare i conti, ma è altrettanto vero che, proprio per questo motivo, è doveroso prestare la massima attenzione a tutto ciò che attiene alla protezione individuale per il personale ed alla prevenzione dei rischi, utile a ridurli al minimo".
“In questo quadro, riteniamo – continua Faraglia – che l’attenzione da rivolgere al territorio di Rieti, al fine di conoscerne le caratteristiche, peculiarità e rischi potenziali, debba essere massima. Così come debba essere capillare la conoscenza delle caratteristiche di quelle aziende che, per prodotti trattati e/o particolari cicli produttivi, meritano maggiore attenzione rispetto ad altre. Nella sola provincia di Rieti, insistono stabilimenti di aziende che compaiono nella lista del Ministero dell’Ambiente "a rischio di incidente rilevante" ed altre non ricomprese ma che a nostro giudizio non sono da sottovalutare”.
In base alla direttiva “Seveso II”, ossia la norma europea che detta obblighi specifici per i gestori degli stabilimenti in cui sono presenti sostanze classificate pericolose, i titolari sono obbligati, tra l’altro, a predisporre appositi piani di sicurezza, che devono essere necessariamente riesaminati ogni due anni sulla base delle linee guida contenute nel Dlgs n. 334 del 17.08.1999.
“E’ lecito chiedersi, – afferma Faraglia – se il Comando della Provincia di Rieti sia in possesso di un quadro generale chiaro ed aggiornato rispetto allo stato di questo tipo di attività, in riferimento alla delicata e fondamentale materia della prevenzione incendi. Quanto avvenuto nel pescarese, evidenzia una delle principali problematiche del CNVVF. Riteniamo che la prevenzione incendi sia attività che, colpevolmente ed erroneamente, viene tenuta lontana dal settore operativo”.
“In caso di intervento presso le aziende in questione non si conoscono, ad esempio, i rischi potenziali per gli operatori, le aree di parcheggio per i mezzi di soccorso, gli eventuali altri enti da allertare, la planimetria degli stabilimenti e la viabilità consigliata per raggiungerli. Sistematicamente assistiamo ad interventi che, a causa delle scarsissime informazioni di cui dispone il personale – a cominciare dalla Sala Operativa – i Vigili del Fuoco del Comando di Rieti sono costretti ad affrontare con grandi difficoltà e con rischi di ogni tipo, inaccettabili e non più tollerabili”.
La CONAPO è sempre stata convinta e ribadisce con forza che il Soccorso Tecnico Urgente è cosa seria e prioritaria. La sicurezza del personale, unitamente all’efficienza e all’efficacia del servizio reso in tema di soccorso pubblico, non possono e non devono rappresentare un hobby o, peggio ancora, un fastidio per nessuno.