Probabilmente l’esame teorico per il conseguimento della patente, doveva sembrare un ostacolo insormontabile per I.M.Y.E., 30 anni di origini egiziane, che ha pensato bene di truffare la M.C.T.C. di Rieti con uno stratagemma molto ingegnoso, ma dai risultati a dir poco deludenti.
Dopo aver cucito all’interno della felpa uno smartphone e aver praticato un piccolo foro in corrispondenza della videocamera, si è presentato come se nulla fosse nei locali della Motorizzazione provinciale di Rieti dove si doveva svolgere l’esame teorico per il conseguimento della patente. A questo punto con la sua apparecchiatura durante la prova riprendeva la schermata del computer dove erano visualizzati i test trasmettendoli ad una terza persona all’esterno dell’aula, attendendo poi con tutta calma le risposte esatte.
Ad insospettire però i Funzionari addetti alla vigilanza, sono state le conversazioni intermittenti e dal linguaggio incomprensibile; gli stessi dopo averne individuato la fonte hanno chiesto l’intervento della Polizia Stradale.
Sul posto si portava il personale della Polizia Giudiziaria della Stradale che, su indicazione degli esaminatori, individuavano la persona alla quale, fuori dalla stanza, chiedevano spiegazioni in merito, ma per tutta risposta e con fare nervoso, riferiva di non avere nulla da nascondere. Ovviamente la successiva perquisizione personale smascherava l’intraprendente stratagemma, e portava al sequestro della felpa con il telefonino cucito al suo interno (apparecchio che ancora risultava attivo e con lo schermo illuminato) e di un secondo telefonino che il candidato aveva consegnato regolarmente prima della prova ai Funzionari della M.C.T.C.
Per quanto accaduto I.M.Y.E. è stato denunciato ai sensi dell’art. 640 del C.P.: truffa ai danni dello Stato. Per questa volta le speranze del nostro geniale candidato di superare facilmente l’esame teorico della patente sono state infrante.