ALIMENTIAMOCI IN SALUTE – La gastrite, cos’è e come evitarla

Nuovo appuntamento con la dott.ssa Raffaella Silvi, biologa nutrizionista – www.nutrizionistasilvi.it Telefono327 8517226 (anche WhatsApp). Oggi parliamo della Gastrite:

La gastrite è un processo infiammatorio acuto o cronico della parete gastrica. I sintomi classici del disturbo sono acidità, bruciori e crampi allo stomaco, vomito e nausea. Se per le varianti croniche sono necessarie approfondite indagini diagnostiche e terapie farmacologiche mirate, per le forme più lievi e sporadiche è sufficiente un po’ di riposo associato ad una dieta leggera ed adeguata. Spesso la gastrite è infatti causata da cattive abitudini alimentari come l’abuso di alcol, spezie, alcuni condimenti e cibi irritanti per la mucosa gastrica.

Anche l’abuso di tabacco e di alcuni farmaci di utilizzo comune con proprietà gastrolesive (aspirina e simili) possono favorire la comparsa della gastrite. In sua presenza è molto importante evitare tutti quei cibi che causano ulteriori insulti ad una mucosa gastrica già infiammata a causa del disturbo.

Queste norme dietetiche sono indicate sia nelle forme sporadiche che in quelle croniche ma, mentre nel primo caso sono spesso in grado di risolvere da sole il problema, nel secondo si rendono necessari anche medicinali specifici come antibiotici e farmaci in grado di regolarizzare la motilità del tubo digerente. Anche nelle forme più lievi è tuttavia importante effettuare una visita di controllo al fine di sorprendere sul nascere eventuali complicanze (ulcere, infezione da Helicobacter Pylori, cancro allo stomaco). La dieta per la gastrite si basa innanzitutto sull’osservanza di alcune norme comportamentali molto semplici come:

–  Mangiare lentamente

Una corretta masticazione rende più agevole la digestione e riduce i tempi di permanenza gastrica del cibo. Per questo motivo è importante evitare di abbuffarsi e fare molta attenzione con quei cibi di difficile masticazione (soprattutto quando la dentatura non lo consente). Oltre a masticare lentamente è importante farlo in un’atmosfera rilassante rimanendo seduti per qualche decina di minuti al termine del pasto.

– Si sconsiglia invece di mangiare nei momenti in cui si è particolarmente nervosi o stanchi.

– Evitare pasti abbondanti

In presenza di gastrite è molto importante ripartire correttamente i pasti nell’arco della giornata. Bisogna innanzitutto sforzarsi di mangiare ad orari regolari senza mai saltare un pasto o ritardarlo eccessivamente.

Per non affaticare troppo lo stomaco è inoltre importante evitare pasti troppo abbondanti soprattutto alla sera. Uno spuntino a metà mattina e uno nel pomeriggio contribuiscono a tamponare l’acidità di stomaco evitando che questa salga troppo a causa del digiuno prolungato.

I rimedi naturali contro la gastrite mirano da un lato a ridurre la secrezione gastrica, e dall’altro a proteggere la mucosa dello stomaco dall’aggressività dei succhi acidi. Alla prima categoria appartengono gli alcaloidi atropina e scopolamina, estratti dalla belladonna (foglie di Atropa belladonna) e considerati i genitori degli attuali farmaci anticolinergici; questi medicinali inibiscono l’interazione dell’acetilcolina con i suoi recettori muscarinici, posti nelle strutture periferiche innervate dal sistema nervoso parasimpatico, il quale esercita un effetto stimolatorio sulla secrezione gastrica.

L’uso dei rimedi naturali contro la gastrite ad azione anticolinergica è stato tuttavia abbandonato, a causa degli spiacevoli effetti collaterali riscontrati alle dosi terapeutiche (secchezza delle fauci e delle mucose, tachicardia, stitichezza, allucinazioni, ansietà e agitazione).

Se i rimedi naturali anticolinergici possono causare effetti collaterali importanti, più sicuro è l’utilizzo di droghe mucillaginose come altea, acido alginico, malva ed aloe gel (non il succo, che peggiorerebbe la gastrite); le proprietà gastroprotettive di queste droghe dipendono appunto dall’alto contenuto in mucillagini: polisaccaridi che a contatto con l’acqua formano una sorta di gel protettivo in grado di limitare l’insulto degli acidi sulle pareti gastriche.

Il lichene islandico, nonostante sia ricco di mucillagini gastroprotettive, viene sconsigliato da alcuni autori per la presenza di principi amari; nell’altea lo stesso problema potrebbe derivare dal contenuto in tannini, ma il macerato freddo si presta molto bene all’estrazione delle sole mucillagini.

In ultima analisi, alle droghe si potrebbero associare benissimo probiotici che producono peptidi ad attività antibiotica denominate “batteriocine” in grado di contrastare alcuni patogeni. Le batteriocine possono essere classificate in 4 gruppi sulla base della loro massa molecolare, termo-stabilità, sensibilità enzimatica, presenza di aminoacidi modificati e modalità di azione. In questo modo, l’azione benefica del probiotico consentirebbe di eradicare anche l’eventuale presenza di infezione da Helicobacter Pylori e aiuterebbe a ripristinare l’omeostasi gastrica. Provare per credere! Venite a trovarmi in studio se vi riconoscete in questa sintomatologia, vi aiuterò a star meglio!

Raffaella Silvi, biologa nutrizionista – www.nutrizionistasilvi.it Telefono327 8517226 (anche WhatsApp).