Nonostante gli accordi dello scorso anno, Alcatel-Lucent ha dichiarato nuovi esuberi ‘strutturali’, per la maggior parte individuati a Rieti, dove rappresentano il 25% della forza lavoro lì impiegata.
Il deputato socialista, Oreste Pastorelli, ha quindi chiesto al Mise di intervenire per limitare le conseguenze negative derivanti da un eventuale progetto di smantellamento, o forte ridimensionamento, delle attività dell’Alcatel-Lucent sul territorio di Rieti e di proporre ad Alcatel-Lucent – si legge nell’interrogazione di Pastorelli al Ministero dello Sviluppo Economico – un nuovo incontro per quando le scelte strategiche globali di quest’ultima.
Spiega infatti Oreste Pastorelli:"nel giugno 2012, dopo un incontro tra il Ministro dello sviluppo economico pro tempore ed il CEO di Alcatel-Lucent, fu sottoscritto un accordo che prevedeva la realizzazione di un piano strategico per nuove attività della suddetta società in Italia, a fronte di determinati impegni del Ministero sull’Agenda digitale e la concessione di 245 casse integrazioni guadagni straordinari, ma che successivamente, il 19 aprile 2013 in un altro incontro, Alcatel-Lucent Italia ha dichiarato la non applicabilità del suddetto accordo, a fronte di un cambio di scenari globali".
"Lo scorso 19 giugno – conclude Pastorelli nell’interrogazione – il CEO Alcatel-Lucent ha illustrato ai dipendenti il proprio piano mondiale a medio termine, ma, nel successivo incontro del 21 giugno, ha annunciato la volontà di procedere anche unilateralmente alla cassa integrazione guadagni; nella stessa riunione è stato annunciato che l’incontro con il CEO avverrà nella seconda metà di luglio 2013".