Al via i lavori della Stazione di Posta, sopralluogo della Diocesi di Sabina-Poggio Mirteto e Comune di Monterotondo

Una giornata significativa quella di ieri, 12 febbraio 2025, per la Fondazione San Giorgio, la Diocesi di Sabina-Poggio Mirteto e il Comune di Monterotondo che hanno effettuato una perlustrazione sul cantiere della Stazione di Posta – Centro Servizi. Il progetto Stazione di Posta di Monterotondo è stato assegnato all’ ATS composto dal Ramo ETS della Fondazione San Giorgio capofila e dal Ramo ETS della Diocesi Sabina. È prevista la co-gestione del Servizio Stazione di Posta – Centro Servizi, quale Centro che si inserisce nel contesto degli interventi e dei servizi indirizzati alla riduzione della marginalità, alla prossimità ed all’inclusione sociale delle persone adulte/famiglie in condizione e/o a rischio di povertà, comprese quelle in condizione di marginalità estrema e senza fissa dimora. A queste si affiancano le attività legate alla prima assistenza e al funzionamento della struttura con 10 posti letto dotata di tutti i servizi (accessori quali servizio sporzionamento pasti, servizi per l’igiene personale, deposito bagagli, distribuzione beni essenziali, servizi di orientamento al lavoro, limitata accoglienza notturna, servizi di mediazione linguistico culturale, laboratori di “economia domestica” (gestione della casa, delle spese domestiche, del nucleo familiare, etc.). Il progetto verrà realizzato in Via Ricciotti Garibaldi, 49 a Monterotondo in una struttura di proprietà della Diocesi.

“Con un grande lavoro di squadra siamo riusciti ad aggiudicarci i fondi PNRR per questo progetto e siamo la prima realtà del Lazio che è riuscita a partire con il distretto sociale 5.1 guidato dal Comune di Monterotondo” ha detto Don Antonino Treppiedi, Presidente della Fondazione San Giorgio. “Il primo plauso va ai bravissimi tecnici del comune che hanno messo in pratica un obbiettivo dell’amministrazione Varone. Grazie al dirigente, la dottoressa Rago ai servizi sociali, alla dottoressa Fiori e al dottor Montanari che sono riusciti ad intercettare il finanziamento e realizzare questo progetto. Il lavoro prevede due step: la ristrutturazione e l’adeguamento dell’immobile e una seconda fase di formazione degli operatori per il monitoraggio degli utenti quindi dei destinatari dei servizi. Questo è un progetto che ha avuto la pubblica amministrazione ha subito apprezzato dando spazio alla proficua interazione tra pubblico, privato, e terzo settore che interagiscono sul luogo, quindi la Diocesi, la fondazione San Giorgio, la ETS Salus Infirmorum, la Caritas, la Caritas Diocesiana, tutte le Caritas parrocchiali e la comunità di Sant’Egidio.
Ovviamente tutto questo sotto il monitoraggio del settore servizi sociali che ha svolto anche una importantissima funzione di coordinamento con gli uffici dei lavori pubblici del Comune di Monterotondo”.

“Molti anni fa – racconta Sua Eccellenza Ernesto Mandara Vescovo della Diocesi Sabina Poggio-Mirteto – venni chiamato dalla signora Marcozzi, l’allora proprietaria del primo piano e la signora mi comunicò che aveva deciso di lasciare in testamento alla diocesi la sua casa. Quindi venni a trovare la signora, parlammo molto insieme, perché era molto devota alla Madonna del Diluvio delle grazie che è custodita a nella chiesa di San Rocco. Poi in un’altra occasione fui chiamato qua a Monterotondo dalla comunità di Sant’Egidio che mi permise di incontrare diverse persone senza fissa dimora del territorio. Così nacque l’idea di creare una realtà stabile ed accogliente per queste persone che certamente si trovano in situazioni di grossa difficoltà, quindi chiesi alla Fondazione San Giorgio di lavorare in questa direzione per dare un contributo concreto a questa comunità che in pochissimo ha messo in piedi questo progetto e spero di poter vedere realizzato il più velocemente possibile.
Naturalmente affianco alla Stazione di Posta, stiamo lavorando ad altri progetti, tra cui una cooperativa agricola in modo tale da utilizzare i terreni dell’Istituto Sostentamento Clero e della diocesi. Il nostro obiettivo primario deve essere quello di dare scopo sociale alle persone che si trovano in difficoltà, ma anche una possibilità di lavoro e di avviamento a lavoro. Il compito del Vescovo è quello di rendersi conto dei bisogni del territorio, e vedere se si riesce a dare qualche risposta”.

“Grazie di questa opportunità, fare questo sopralluogo ci rende orgogliosi – ha detto il Sindaco di Monterotondo Riccardo Varone – qui ci sono gli attori principali di questo ambizioso progetto. Il presidente della Fondazione Don Antonino ha ricordato che questo di Monterotondo è il primo intervento avviato nel distretto sociale con fondi presi del PNRR per la missione relativa al sociale. Sono convinto quanto stiamo facendo coniughi lo spirito dei nostri servizi sociali e le istituzioni che da decenni lavorano con la Diocesi, con chi si occupa dei bisogni delle persone.  Per questo non abbiamo tentennato davanti a questa proposta. Ancora una volta mettiamo a disposizione del territorio un servizio mirato alle persone, a chi ne ha bisogno e a chi ha perso. La stazione di posta sarà un progetto che servirà non solo a dare una risposta immediata ma anche ad accompagnare una persona a ricostruire la propria vita. Credo che questo è una missione che quotidianamente impegna la Diocesi, fornendo assistenza alle pubbliche amministrazioni. Il comune di Monterotondo cerca di farlo nel miglior modo possibile anche con gli uffici competenti. Ovviamente ringrazio Matteo Garofoli che è stato assessore e ha avviato insieme a me questa progettualità, seguita adesso dall’assessore Clementini. Teniamo alla continuità progettuale e di idee credo che abbiano un valore. Siamo orgogliosi di poter continuare un percorso iniziato qualche anno fa e speriamo che con la collaborazione e l’impegno di tutti anche i tecnici e la ditta, di inaugurarlo con tutta la città di Monterotondo e ovviamente con chi ne avrà bisogno e che potrà usufruire questi spazi”.

“Il progetto è particolarmente ambizioso – ha detto Rossella Rago, dirigente del dipartimento Servizi alla persona del Comune di Monterotondo –  abbiamo lavorato sia sull’aspetto dei lavori che sui servizi. Ora siamo in fase di coprogettazione quindi chiaramente a cui stanno collaborando tutti i protagonisti. Questo è stato l’aspetto sicuramente più premiante che ci rende davvero orgogliosi. Io non posso altro che ringraziare i miei uffici, quindi il RUP Marco Montanari, la dottoressa Monica Fiori, coordinatrice dell’ufficio di piano. Il progetto chiaramente nasce all’interno delle attività distrettuali che comprendono il distretto di Monterotondo, Mentana e Fonte Nuova: un bacino di utenza ampio che raggiunge i 100.000 abitanti alle porte di Roma. Questo progetto potrà dare finalmente alcune risposte concrete o comunque l’avvio sicuramente dare a queste persona la possibilità di iniziare un percorso”.