AL VESPASIANO COMMOZIONE PER L'OPERA TEATRALE SULLE FOIBE

Monumento ai caduti in piazza Mazzini

Un ininterrotto applauso della platea ha accompagnato il finale di “Non se ne parla nemmeno”, opera teatrale andata in scena al Flavio Vespasiano in occasione delle celebrazioni per il “Giorno del ricordo”, dedicato alle vittime delle foibe e agli esuli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia.

L’iniziativa, promossa dall’associazione culturale Area e organizzata dal Comune di Rieti con il patrocinio della Prefettura, ha riscosso un forte apprezzamento da parte degli studenti delle scuole superiori che hanno riempito il teatro reatino. Erano presenti allo spettacolo il prefetto Chiara Marolla, il sindaco Giuseppe Emili, il presidente del consiglio comunale, Gianni Turina, gli assessori Felice Costini e Vincenzo Rinaldi e il consigliere regionale Antonio Cicchetti. La rappresentazione è stata preceduta da un’introduzione storiografica di Andrea Ungari, docente di storia contemporanea all’università Luiss di Roma.

Il testo teatrale è dell’autore romano Giuliano Torrebruno, con la regia dell’artista reatina Emanuela Petroni. Si tratta di un’opera drammatica dedicata alla tragedia delle foibe. Il protagonista, Corrado Zavanin, è un uomo qualsiasi, con una vita del tutto normale per quanto glielo consentono le circostanze della guerra e della zona di confine in cui vive. La presa del potere da parte dei sostenitori di Tito, in quella che poi diventerà parte della nuova Jugoslavia, fa scoppiare le repressioni slave che perseguiteranno non solo i sostenitori del passato regime, ma chiunque portasse un cognome italiano.

Corrado cercherà nella sua vita l’ausilio di chi, a suo modo di vedere, avrebbe il dovere di far conoscere al mondo la verità su quelle zone oscure delle storia e su quei massacri. I suoi tentativi, effettuati con rappresentanti del mondo politico, di quello ecclesiastico e dei mass media, si scontreranno, però, con l’ignoranza e la malafede, con il perbenismo e l’ansia di quieto vivere.

“È stata una rappresentazione teatrale eccezionale – commenta l’assessore ai Rapporti con le associazioni culturali, Felice Costini -. Il livello artistico dello spettacolo, della regia e degli attori, provenienti da diverse regioni, è stato apprezzato molto dal pubblico che ha mostrato una palese commozione. Ritengo che l’opera, curata nella regia dalla nostra concittadina Emanuela Petroni, meriti di andare in scena in tanti altri teatri italiani”.

Al termine della rappresentazione, tutte le autorità cittadine, civili e militari, hanno deposto una corona al monumento ai Caduti di piazza Mazzini.