“Per la prima volta al de Lellis di Rieti, eseguito un intervento con l’innovativa tecnica mininvasiva Shockwave per rimuovere una placca coronarica severamente calcificata
Si chiama “Shockwave” la metodica innovativa che ha consentito, all’Unità operativa di Cardiologia dell’ospedale de Lellis di Rieti diretta dal dottor Amir Kol, di trattare con successo, ieri 2 marzo 2020, una placca coronarica severamente calcificata, su cui non era possibile intervenire mediante le procedure tradizionali.
Il paziente, 72 anni, residente in provincia di Rieti, si era ricoverato per angina pectoris e la coronarografia aveva mostrato una ostruzione coronarica molto calcifica non trattabile con le metodiche tradizionali. L’innovativa procedura è perfettamente riuscita, il paziente, attualmente ricoverato presso l’Unità operativa di Cardiologia sta bene e domani, in giornata, sarà dimesso.
Come è noto, la riapertura dei vasi coronarici occlusi, avviene normalmente, oggi, utilizzando la tecnica del catetere a palloncino, tecnica che tuttavia in alcuni casi risulta impraticabile a causa della presenza di calcificazioni importanti, placche calcifiche molto dure non dilatabili con i comuni palloni di angioplastica. In genere, per questi casi, si ricorre all’intervento di bypass, che per quanto eseguito oggi con sempre maggiore sicurezza non è certo paragonabile, sotto l’aspetto dell’invasività e del rischio per il paziente, alla procedura transcatetere.
La nuova metodica, sfrutta delle onde d’urto simili a quelle utilizzate per il trattamento dei calcoli renali. Si tratta di un palloncino particolare che, introdotto nella coronaria per via percutanea come nelle procedure standard, viene collegato a una macchina che invia degli ultrasuoni in grado di frantumare il calcio. La procedura ha la stessa durata di una tradizionale angioplastica coronarica. Si può parlare, in questo caso, di “litotrissia intracoronarica”.
Direzione Aziendale Asl Rieti