Agorà: ad Antrodoco l'imposta unica comunale al massimo

Antrodoco

Ancora una volta, mentre molti cittadini hanno sottratto tempo e risorse alla propria vita privata per cercare, durante il periodo estivo, di rendere la permanenza ad Antrodoco piacevole e spensierata, allietata da sagre gastronomiche svolte su tutto il territorio comunale (da Rocca di Corno e Rocca di Fondi al centro storico), l’attuale Maggioranza Grassi al primo consiglio utile, quello del 21 agosto scorso, non ha perso tempo a fissare le aliquote della nuova tassa unica comunale (IUC) al massimo. L’unico voto contrario quello del consigliere di minoranza Domenico Brandelli.
Molti dei consiglieri di maggioranza hanno già dichiarato e molti continueranno a dichiarare, compreso il Sindaco, che di fronte alla riduzione di circa 160.000,00 euro di trasferimenti da parte dello Stato e al cospetto di una situazione economica disastrata del comune non si poteva fare altrimenti, che le loro scelte erano obbligate. Ebbene, dinanzi questa labile giustificazione, riteniamo che molto si poteva e si doveva fare.
In circa due anni e mezzo la politica di bilancio della maggioranza Grassi è stata praticamente nulla. In questi anni l’Assessore al Bilancio nonché Sindaco nulla ha fatto per poter arrivare oggi a ridurre le tasse. Troppo facile governare alzando le tasse, troppo facile difendere le proprie scelte con la giustificazione che il comune è in dissesto. Forse è giunto il momento di assegnare la delega al Bilancio a persona più competente in materia?
Quali attività di riduzione di spesa sono state messe in atto? Perché difronte ad una situazione economica difficile per il comune di Antrodoco, ci si è preoccupati solo di riconoscere la quasi totalità dei debiti fuori bilancio (alcuni dei quali risalenti anche alle amministrazioni passate) accendendo per di più ulteriori mutui? Perché non ci si adopera per risolvere il problema CAVA che poteva e può essere una delle maggiori entrate del Comune? Perché non si mette in atto una gestione oculata degli impianti sportivi partendo dall’utilizzo del palazzetto dello sport?
Per l’ennesima volta ci troviamo di fronte ad un paese che viaggia a doppia velocità; una classe dirigente incapace di risolvere i problemi di Antrodoco, ed una comunità di cittadini volenterosi che si rimboccano le maniche per ridare lustro al proprio amato Paese.
Nonostante tutto ciò sembra che nelle scorse settimane il pensiero fisso dell’attuale maggioranza non sia stato come trovare soluzione per ridurre le tasse, come adoperarsi per rescindere il contratto alla società che ad oggi “gestisce” RSA-Terme o come trovare le modalità giuste per riaprire il centro giovani ed il palazzetto delle sport da troppo tempo chiusi bensì quello di togliere le bacheche lungo il corso, partendo guarda caso da quelle che hanno rappresentato in questi anni una delle tante voci critiche contro l’attuale maggioranza.
Più che l’inizio di un’attività di riordino, di decoro urbano, sembra di assistere quotidianamente a delle vere e proprie spedizioni punitive contro chi fa della bacheca uno strumento di critica a questa amministrazione.
A questo punto chiediamo al Presidente del Consiglio Pascasi, che sembra aver preso a cuore la questione delle “bacheche”, che fine ha fatto la richiesta di autorizzazione per l’affissione della bacheca della rete Antrodoco 2.0? Ad oggi nessuna risposta è pervenuta.
Antrodoco 2.0 è forse una delle poche associazioni che aveva regolarmente fatto richiesta scritta per ottenere l’autorizzazione all’affissione della bacheca lungo il corso oltre ad aver richiesto copia scritta dell’apposito regolamento comunale e a denunciare il fatto che molte delle bacheche presenti ad Antrodoco erano e sono ad uso e consumo di singoli privati cittadini.
Firmatari i promotori di Agorà: Luciano Blasetti, Domenico Brandelli, Vincenzo Cardellini, Luca Cipolloni, Franco Colangeli, Cristina Costanzi, Flavio Di Giannantonio, Marino Francucci, Tommaso Galgani, Gianfranco Massenzi. Giampietro Mattei, Filippo Serani.