Il sindaco di Roma Virginia Raggi si è opposta alla delibera della Regione Lazio che riconosce le risorse economiche necessarie a far diventare operativa la società a capitale interamente pubblico Acqua Pubblica Sabina Spa. Comprendiamo benissimo che fare propaganda è una cosa e governare e ben altro, è faticoso e impone di confrontarsi quotidianamente con la realtà ma su questa questione mai ci saremmo aspettati una presa di posizione del sindaco di Roma così antitetica rispetto alla tanto sbandierata battaglia per l’Acqua pubblica con cui Grillo e i suoi seguaci hanno occupato la rete e i social network.
A prescindere da tutto questo coloro che si sono battuti e credono nella gestione pubblica dell’Acqua, al di là delle loro appartenenze politiche, possono cogliere in quello che sta accadendo in questi giorni un segnale positivo: la strada intrapresa dai sindaci del nostro territorio supportati dal presidente della Provincia di Rieti e in sintonia con la Giunta della Regione Lazio è quella giusta.
Si è finalmente costituita una società il cui capitale è interamente in mano agli 81 Comuni che fanno parte dell’Ato 3 e che grazie al ristoro economico riconosciuto dall’atto della regione Lazio avrà la possibilità di avviare sul territorio investimenti importanti in materia di gestione idrica importantissimi. Il percorso è lungo e difficile come dimostra il ricorso al Tar di Acea-Ato 2, ma siamo convinti che il lavoro e la fatica che i nostri rappresentanti stanno mettendo in questa battaglia per il territorio sarà presto ripagata.