ABOLIZIONE PROVINCIA DI RIETI, MONTINO: LA PRESIDENTE POLVERINI DEVE IMPUGNARE IL DECRETO

Esterino Montino

La Presidente della regione deve impugnare il decreto che prevede la cancellazione della provincia di Rieti davanti alla Corte costituzionale.

Ritengo sia semplicemente un atto dovuto. La Sabina, il Cicolano e tutto il territorio reatino sono parte integrante del Lazio, parte essenziale della sua identità. A dirlo è la storia, a dirlo è il presente e dunque stupisce non poco il silenzio dell’esecutivo regionale su quanto sta accadendo ed è paradossale che sul futuro di una provincia del Lazio si sia espressa, ad oggi, solo la presidente dell’Umbria.

La questione Rieti non è questione locale: investe il futuro e la stessa esistenza di questa regione perché se si sopprime la Provincia di Rieti si destruttura il Lazio. Una riforma del sistema delle autonomie è necessaria, ma non si può fare sull’orlo di una crisi epocale e, per di più, maldestramente gestita da questo Governo. Si taglino intanto le province di nuova costituzione che sono proliferate negli ultimi decenni e non si tocchino quelle storiche, quelle protette dalla Costituzione.

Si taglino i tantissimi enti di secondo livello, le Comunità montane, i Consorzi di bonifica, quelli industriaIi, ma non pezzi dell’identità regionale e dei cittadini. In  questi ultimi due anni il Pdl a livello regionale e nazionale ha picconato il reatino con raro accanimento, come fosse la sentina di tutti i mali, la patria di tuti gli sprechi. Prima ha tagliato gli ospedali creando un deserto, oggi vuole cancellare 37 comuni e addirittura lo stesso ente intermedio.

La Presidente di questa Regione non può trattare questa vicenda come fosse marginale, né subirla come fosse ineluttabile e localistica. Non si può sacrificare la provincia di Rieti, la terra del “Peschiera”, la terra del Terminillo "montagna dei romani", sull’altare degli equilibri della maggioranza nazionale.

La Regione ha il dovere istituzionale di agire chiamando a raccolta tutte le forze sociali economiche e politiche del nostro territorio, ad iniziare dal Consiglio regionale. In questo senso credo sia necessario chiedere a senatori e deputati eletti nella provincia di Rieti e anche a tutti quelli eletti nel Lazio di non votare la manovra  che condanna a morte provincia e comuni;  è venuto il  momento di dimostrare che il Lazio ed i suoi cittadini vengono prima delle appartenenze politiche o di schieramento. La Provincia di Rieti e i suoi 37 comuni non sono uno spreco ma un pezzo dell’identità laziale che va  salvata. Non è con la sua  cancellazione che si salva l’Italia.

Il Gruppo Pd della regione Lazio è pronto a fare la sua parte per sostenere la battaglia dei sindaci e dei cittadini della Provincia di Rieti contro quello che ritiene un atto scellerato e sbagliato nella forma, nei contenuti e negli obiettivi.