Ospite negli studi di Radiomondo questa mattina l’Ispettore del Corpo Forestale dello Stato Paolo Murino è intervenuto in merito al paventato assorbimento del CFS nel corpo della Polizia di Stato, presentando le tante problematiche che sorgerebbero, soprattutto nel territorio reatino, nel caso in cui venisse approvata in Parlamento la Legge Delega.
Si discute tanto di duplicati nell’amministrazione pubblica, il CFS è uno di questi? Va bene, ma non è l’unico, e penso soprattutto alle Regioni a statuto speciale – ha dichiarato l’Ispettore Murino che prosegue – non sappiamo se ad esempio i reparti che tutelano l’agroalimentare oppure il Cides continueranno a svolgere il loro lavoro oppure se dovranno riciclarsi in un settore della Polizia di Stato. In questo modo però le specificità verrebbero meno.
Non sappiamo neanche cosa accadrà nella realtà reatina. Siamo uno dei pochi territori in Italia provvisti del reparto volo sezione Coa, poi il nostro è un territorio montano e gli interventi della Forestale ogni anno sono moltissimi e c’è la scuola di Cittaducale, che fine faranno tutte queste realtà?
Per Rieti e la sua provincia sarebbe una grande perdita, non si contrasta la criminalità non stando sul territorio, ad esempio come si può controllare la zona del Cicolano stando a Roma?
Tutti gli agenti che hanno 30 anni di esperienza e una lunga formazione vedrebbero svanire nel nulla il loro lavoro per iniziare a studiarsene un altro da capo.
Una eventuale riforma minerebbe il rapporto tra la Forestale e il territorio reatino – ha proseguito Murino.
Abolire il CFS significherebbe eliminare probabilmente anche la scuola di Cittaducale e poi significherebbe anche la scomparsa della squadra di atletica, che a Rieti vanta tra le sue file la presenza di Roberta Bruni, bravissima astista che porta i colori della Forestale e di Rieti in tutta Europa.
Al termine della carriera sportiva chi ha scelto i colori del CFS aveva il sogno di svolgere un lavoro per il nostro corpo, abolendolo sarà costretto a svolgere un lavoro che non gli piacerà per un altro corpo.
Ci fa piacere il consenso della politica, dei cittadini soprattutto bambini e di tutte le strutture scolastiche e delle Istituzioni più vicine al territorio, ma quello che ci chiediamo è perchè in un momento in cui in tutto il mondo si parla tanto di ambiente in Italia si vuole abolire un corpo adibito alla tutela del’ambiente stesso?
Il Corpo Forestale dello Stato conta 8.000 uomini tra divise e non, invece di abolirlo andrebbe rinforzato.
Alla domanda sul problema di comunicazione Murino ha risposto chiaramente che il CFS ha iniziato tardi rispetto agli altri corpi ad effettuare comunicazione verso i mezzi stampa e sul territorio: “la Forestale ha iniziato nel 2000 e rimettersi al pari degli altri è difficile, ma i sondaggi danno il Corpo Forestale dello Stato tra i più amati in Italia – ha concluso l’Ispettore.