A Rieti "L’orologio del cielo", conferenza pubblica ad ingresso libero

Presso la Chiesa Avventista di Rieti in piazzale Angelucci ogni domenica (per sette domeniche consecutive) alle ore 17:30 si tiene una conferenza pubblica ad ingresso libero dal titolo: “Dove comincia il Cielo – I segni del ritorno del Messia e il nuovo ordine mondiale”, oratore Luigi Caratelli.
Il primo convegno si è tenuto domenica 25 ottobre: “Se Nostradamus avesse letto la Bibbia – Le profezie mai avveratisi”, con una buona la cornice di pubblico, grandi e piccini al termine dell’incontro sono intervenuti per porre domande all’oratore Caratelli dimostrando che il tema sul futuro, la vita e le profezie è trasversale.
La seconda conferenza pubblica si terrà domenica 1 novembre alle ore 17:30 dal titolo: “L’orologio del cielo, le profezie che si sono avverate”. Sembra che l’uomo, per vincere l’angoscia del domani incerto, abbia bisogno di alzare il velo sul futuro: maghi, astrologi, indovini, medium sono le strade più battute per assicurarsi una parvenza di tranquillità. Ma sono strade percorribili senza alcun pericolo?
Alcuni anni fa l’editore di un quotidiano che pubblicava anche una rubrica astrologica non ricevette in tempo per la stampa l’oroscopo del giorno che un astrologo compilava puntualmente. Preso in contropiede non poté far altro che pubblicarne uno dei mesi passati, a caso, sperando che nessuno si accorgesse del trucco. Non ricevette alcun appunto, nessuna lettera di protesta, nessuna telefonata.
Decise così di risparmiare denaro licenziando l’astrologo e ripubblicando tutte le rubriche del passato.
Basta un pò di senso imprenditoriale per placare le ansie della gente. Altro che scienza! Ci sono però persone che vanno oltre il semplice e snobbato consulto astrologico: hanno bisogno di vere e proprie profezie, vaticini.
Anche qui, comunque, le cose non sono semplici e il risultato non sempre è assicurato. Molti cosiddetti “profeti” hanno miseramente fallito con le loro previsioni. Non così è stato per le profezie della Bibbia, esse si sono tutte incredibilmente avverate, sin nei minimi particolari e ce ne sono ancora molte che devono adempiersi. Una di esse, la profezia delle “2300 sere e mattine”, indica addirittura una data precisa: il 1844. Perché? Cosa vuole indicarci? Farà la fine della bufala delle profezie Maya? No.
Quello che stiamo vivendo oggi è esattamente la realizzazione di quella profezia. Per periodo storico da essa indicato ci sono innumerevoli testimonianze, soprattutto grazie a studiosi che neppure sono religiosi. Christopher Dawson uno dei più grandi scrittori, interprete dei movimenti storici, ha scritto: “nel corso degli ultimi due secoli l’umanità ha sperimentato i maggiori cambiamenti che essa ha conosciuto fin dagli inizi della sua storia”. Proprio quello che la profezia indicava.
Forse questa potrebbe essere veramente la strada che illumina il nostro futuro. Forse in quelle pagine potrebbe esserci la risposta che molti di noi stanno cercando da tempo, anche al di fuori degli ambiti religiosi. Forse questa conferenza potrebbe essere la risposta che stavi cercando.